Un ordigno inesploso davanti alla vetrata della pizzeria: è mistero

 

 

LECCE – L’ombra del racket, uno scherzo di pessimo gusto o, più semplicemente, screzi di tipo personale? Sono tanti gli interrogativi ai quali stanno cercando di dare risposta, da questa mattina, gli agenti di polizia della squadra mobile di Lecce, diretti dal vicequestore aggiunto Michele Abenante, i quali stanno indagando sul ritrovamento di un ordigno rudimentale.

Erano le 7,30 del mattino, quando in via Lequile, è stato ritrovato un ordigno rudimentale, costituito da una miccia a lenta combustione e terriccio. Era appoggiato alla vetrata della pizzeria “Mordi e fuggi”, sotto il porticato di uno stabile di recente costruzione, di fronte alla concessionaria Opel, nel punto in cui la strada, uscendo dalla città, inizia ad allargarsi, per congiungersi alla statale 101 Lecce-Gallipoli.

Ovviamente, la pizzeria era chiusa, a quell’ora e il primo a notare l’involucro inesploso (sembra che la miccia non sia mai stata accesa) è stato il cognato del titolare dell’esercizio preso di mira, Roberto Semeraro, il quale gestisce un’edicola-tabaccheria che sorge proprio accanto. L’uomo ha subito richiesto l’intervento della polizia. Sul posto è giunto anche l’artificiere, per sequestrare l’ordigno e analizzarlo, in modo da capire quale potesse essere il potenziale.

Il titolare della pizzeria, Alessandro Pellecchia, appena appresa la notizia, s’è recato presso gli uffici della questura, dov’è stato sentito dagli investigatori. Al momento, però, non è chiaro quale possa essere il movente di quella che potrebbe sembrare una sorta d’intimidazione, dato che l’uomo ha riferito di non aver mai subito minacce di alcun tipo. La polizia, nelle prossime ore, visionerà anche i filmati delle videocamere di alcuni esercizi commerciali della zona, per cercare di vedere se sui nastri siano rimasti impressi movimenti sospetti.