Uno prova la fuga, per l'altro blitz in casa: scovati entrambi con cocaina

LECCE - E fanno sette. Sette arresti, tutti a settembre, per spaccio di cocaina. Gli ultimi due proprio in questi giorni. E’ un fiume in piena di polvere bianca quello che sta attraversando il Salento. E che non passa inosservato. Esiste un raccordo, una rete, una fonte unica, fra tante situazioni che hanno come minimo comun denominatore lo stesso tipo di stupefacente?

Domanda, a questo punto, inevitabile e che di certo si stanno ponendo anche i carabinieri delle varie compagnie che in questo mese hanno fatto una piccola strage di venditori al dettaglio.   

Gli ultimi due arresti, si diceva, davvero molto freschi. Uno, eseguito dalla compagnia di Gallipoli, risale a martedì mattina. L’altro, svolto dagli uomini alle dipendenze della compagnia di Casarano, è invece proprio di oggi.

Folle corsa, poi si arrende

Il primo a finire nei guai è stato Cosimo Damiano Prete, 32enne, neretino, già noto alle forze dell’ordine. Che s’è sentito braccato all’improvviso, quando, percorrendo la strada provinciale 359 di Nardò a bordo di una Dacia Duster,  ha visto la paletta di una pattuglia dei militari dell’aliquota gallipolina sventolare davanti al suo parabrezza.

Era un normale controllo alla circolazione, ma avendo con sé ben 32 grammi di cocaina purissima, ha pensato bene di tirare dritto. A quel punto è scattato l’inseguimento, in cui Prete, a folle velocità, ha rischiato seriamente di provocare qualche incidente.

Sempre tallonato dai militari, alla fine s’è arreso. E, a parte l’assenza di patente – di per sé già un bel problema -, durante la perquisizione, i carabinieri hanno trovato nei pantaloni un pacchetto di cellophane con la sostanza. E’ stato arrestato in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e condotto presso la casa circondariale di Lecce.

Blitz in casa: 150 grammi di cocaina

Se l’arresto di Prete è avvenuto in modo rocambolesco, quello di un altro uomo, Antonio Coti, 50enne di Casarano, è stato il frutto di un’indagine mirata. Alla porta di casa sua, infatti, questa mattina si sono presentati i carabinieri del Nucleo operativo e dell’aliquota radiomobile casaranese, accompagnati dal Nucleo cinofilo di Modugno.

Coti non è stato l’unico sottoposto a controlli, ma è in casa sua che i militari hanno fatto bingo. Di cocaina, questa volta, ce n’era per ben 150 grammi. Appostati in abiti civili e notati movimenti sospetti, quando s’è deciso per il blitz, il fiuto di “Iax”, il cane antidroga, è stato di grande aiuto. Sono spuntati, infatti, cinque involucri ricoperti di nastro adesivo contenenti la droga.

Nel soggiorno, inoltre, i carabinieri hanno trovato un bilancino di precisione e materiale per confezionare dosi. Anche per Coti, dunque, come per Prete, si sono aperte le porte del carcere. Entrambi i fascicoli sono in mano al pubblico ministero di turno, Massimiliano Carducci.

Gli altri episodi

Questi due arresti, come anticipato, sono il culmine di una serie di controlli e operazioni avvenuti un po’ ovunque nell’ultimo mese. Ai primi di settembre una donna di Galatina è stata sorpresa a spacciare in discoteca, a Santa Cesarea Terme, dai carabinieri di Poggiardo.

Qualche giorno dopo, è stata la volta di un casaranese finire nei guai e, nel suo caso, è stato trovato pure un revolver. A seguire, appena una settimana dopo, ecco un insospettabile ragazzo di Melissano essere scovato con oltre cinquanta dosi di stupefacente sull’armadio della sua stanza.

Quasi nelle stesse ore, accerchiato un pusher a Cavallino, che aveva scelto come piazza per lo spaccio la Villa comunale, e un blitz, sempre con cane antidroga, in casa di un uomo di Porto Cesareo: la droga era nascosta nel frigorifero. Luoghi, circostanze, persone diverse, ma di mezzo sempre la stessa sostanza: cocaina. Solo un caso?