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Cronaca Gagliano del Capo

Uomo caduto in mare, ricerche verso sud. Sommozzatori in più grotte

Sub dei vigili del fuoco e della protezione civile in azione fin dalle prime ore del giorno. Mario Trane, 67enne di Gagliano, disperso dal 26 dicembre

GAGLIANO DEL CAPO – Proseguono senza sosta le ricerche di Mario Trane, l’uomo di 67 anni di Gagliano del Capo scivolato in mare la mattina del 26 dicembre. Con un amico stava risalendo la scogliera di località Ciolo dopo una battuta di pesca, quando è stato colto da un malore che gli ha fatto perdere l’equilibrio. Precipitato nel gelido mare invernale, è stato seguito per un tratto dalla stessa scogliera, nel vano tentativo di aiutarlo in qualche modo. Nel giro di pochi minuti, però, è scomparso alla vista. E da quel momento, il corpo sembra svanito nel nulla.

Già poco dopo la chiamata al numero 1530 della guardia costiera, la mattina di Santo Stefano, sono stati smistati in zona elicotteri (si sono alternati mezzi aerei di polizia, guardia di finanza e vigili del fuoco), per avere un’ampia visuale di tutta la costa leucana. Ma senza avvistamenti particolari. E oggi, al terzo giorno ininterrotto di ricerche, i sommozzatori dei vigili del fuoco di Brindisi, giunti alle prime ore del giorno a dare il cambio ai colleghi di Bari (interverrà, nelle prossime ore, il Nucleo di Taranto) hanno svolto ricerche sotto costa, spingendosi verso il Capo di Leuca. Con loro, anche i sub della protezione civile, più squadre di volontari da terra con i binocoli.

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Nel giorno della caduta di Trane, le correnti superficiali, mosse dai venti, spingevano verso sud-est, quindi al largo. Ed è per questo motivo che i soccorritori si stanno inoltrando sempre più in giù, lungo la penisola salentina. Sono state sondate almeno tre grotte, nel corso di immersioni, nell’ipotesi che la risacca possa aver sospinto il corpo in una di queste. Ma, al momento,  senza esito.

Non si lascia nulla d’intentato, nel corso di ricerche del genere, anche se le difficoltà aumentano con lo scorrere del tempo. Bisogna considerare, fra l’altro, molti fattori. Le condizioni climatiche, per esempio, e le correnti sottomarine, che possono scorrere in senso opposto rispetto a quelle di superficie. Si procede quindi a tentativi, in una lotta serrata con le ore che passano, l’alternanza di luce e buoi, l’imprevedibilità degli elementi naturali.      

Per ora, comunque, si continua a permanere in zona. Via mare il coordinamento è della Capitaneria di porto di Gallipoli, a terra dell’Unita di comando locale dei vigili del fuoco di Lecce. Nelle prossime ore, si stabilirà fino a quando vi saranno condizioni per proseguire.

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