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Cronaca Guagnano

Uranio killer: militare malato in audizione dal cocer

Il capitano Carlo Calcagni, di Guagnano, venne colpito da una forma di neoplasia durante una campagna in Bosnia, nel 1995. Mercoledì prossimo sarà ascoltato presso la Scuola di cavalleria di Lecce

Che sia l'uranio impoverito la causa delle gravissime malattie che hanno colpito diversi militari italiani, impegnati nelle missioni all'estero? Fra questi, purtroppo non mancano i salentini. Carlo Calcagni, 38 anni, capitano elicotterista, è stato colpito da una neoplasia di ritorno da una missione in Bosnia. Era il 1995. ora si cerca di accertare eventuali responsabilità, di capire se è l'uranio killer, come si sospetta da più parti, la causa di tante malattie improvvise, maligne, che hanno portato in alcuni casi al decesso prematuro. Mercoledì 18 luglio, alle 10, presso la Scuola di cavalleria di Lecce, una delegazione del Cocer (Consiglio centrale di rappresentanza) dell'Esercito ascolterà, in una formale audizione, proprio il capitano Calcagni.

"Finalmente qualcuno mi ascolterà, sono soddisfatto dell'interesse che la Forza armata sta dimostrando nei miei riguardi e di tutti coloro, che come me, si trovano in situazioni difficoltose, e che, in balia delle onde, vengono pescati da personaggi che speculano sui nostri problemi", ha dichiarato Calcagni. "Ci sono le leggi che tutelano noi ‘Vittime del dovere', ed oggi più che mai i dubbi sulla legge 206 del 2004 sono stati chiariti, inequivocabilmente, ma è altresì necessario - ha concluso - che le nostre pratiche abbiano priorità assoluta in modo che contemporaneamente si garantisca una vita dignitosa a noi servitori dello Stato e si tolga la possibilità a personaggi senza scrupoli di speculare sulle disgrazie altrui".

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