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Cronaca Lizzanello

Usura ed estorsione, due in manette. Uno è un insospettabile insegnante

Daniele Pellegrino, di Merine, e Saverio Renna, di Torchiarolo, sono stati bloccati dai carabinieri mentre ricevevano 250 euro dalla presunta vittima, un 35enne della zona di Vernole. Sarebbe stata la rata di un prestito a tasso usurario

MERINE (Lizzanello) – Uno è un personaggio che le forze dell’ordine conoscevano già, l’altro un insospettabile insegnate. La presunta vittima, un uomo di 35 anni che risiede nei dintorni di Vernole. E’ stato dopo la sua denuncia che è scattata la trappola dei carabinieri, dopo la quale sono state strette le manette ai polsi di Daniele Pellegrino, di Merine, frazione di Lizzanello e, per l’appunto, del docente, Saverio Renna, di Torchiarolo. Entrambi 44enni, sono accusati di usura ed estorsione in concorso. Reati gravi, per i quali rischiano una pesante condanna.

PELLEGRINO Daniele-2Pellegrino e Renna, dunque, sono stati sorpresi dai carabinieri (hanno agito insieme militari della stazione di Torchiarolo e dei nuclei operativi delle compagnie di Brindisi e Lecce) mentre ricevevano 250 euro dal 35enne. I soldi, secondo le accuse, rappresenterebbero una rata di restituzione di un prestito a tasso usurario.

RENNA Saverio-3Dopo aver bloccato i due 44enni, i carabinieri hanno eseguito delle perquisizioni anche nelle abitazioni. In quella di Renna hanno trovato assegni bancari firmati dal vernolese, che sarebbero stati ceduti a garanzia, la documentazione che comproverebbe l’attività illecita e circa 3mila euro in contanti tutto finito sotto sequestro, insieme all’auto dell’insegnante, usata per recarsi all’appuntamento. Renna e Pellegrino sono stati condotti presso la casa circondariale di Lecce. 

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