rotate-mobile
Cronaca

Vacanze con truffa sul mare salentino. Le case erano soltanto in fotografia

Una donna di 50 anni della provincia di Taranto denunciata dalla polizia postale di Benevento. Avrebbe usato un documento falso e sim taroccate per frodare alcuni turisti campani. Arrivati nel Salento, trovavano le case occupate

 

BENEVENTO – La truffa viaggia sul web, e ancora una volta, come già accaduto l’estate scorsa, le più belle località salentine sono state, loro malgrado, l’esca per attirare ignari turisti in trappola con stratagemmi tanto semplici, quanto ingegnosi. Questa volta, è stata una donna di 50 anni della provincia di Taranto ad aver speculato sulla pelle di diverse persone, intenzionate a soggiornane sulle coste salentine, ma la cui visione è rimasta soltanto in foto. Ora, la donna, risponde di truffa. E’ stata smascherata dalla polizia postale di Benevento. Sono stati diversi cittadini campani, infatti, a sporgere denuncia e permettere alle indagini di prendere le mosse.

Come riportato dall’Ansa, la donna avrebbe dato in affitto appartamenti inesistenti, usando foto estratte semplicemente da Google Maps, e postando annunci su siti specializzati. Quando poi arrivava il contatto, via mail o su un cellulare, si giungeva al secondo stadio del raggiro: contrattava il prezzo e chiedeva una caparra, soldi da versare con vaglia veloce o ricarica postepay. La donna, incassati i soldi, per non destare sospetti, non scompariva subito, ma continuava a essere al “servizio del cliente” fino al momento della partenza verso la provincia di Lecce. Peccato che, all’arrivo, i turisti trovassero le abitazioni già occupate. Così facendo, la donna avrebbe guadagnato decine di migliaia di euro in breve tempo.

Ovviamente, la 50enne, per non farsi sorprendere, pensava bene di acquistare sim card e carte postepay, usando una carta d’identità alterata che, secondo gli agenti di polizia, sarebbe risultata ritirata dall’ufficio anagrafe di competenza. Da una ricostruzione dei fatti, al momento del rilascio della nuova carta d’identità, approfittando di una distrazione dell’impiegato dell’ufficio di stato civile, la donna avrebbe trattenuto il vecchio documento “alterandone” poi la data di scadenza. Lo stesso documento sarebbe stato usato per l’incasso dei vaglia veloci. Ma le indagini telematiche l’hanno inchiodata alle sue responsabilità, dimostrando che in almeno due occasioni avrebbe usato la sim truffaldina per collegarsi al proprio profilo Facebook. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vacanze con truffa sul mare salentino. Le case erano soltanto in fotografia

LeccePrima è in caricamento