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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Veglie / Largo Parco delle Rimembranze

Assaltano l'Unicredit, doppia esplosione: saltati in aria gli sportelli

A Veglie la "banda dell'acetilene" ha colpito i due bancomat. Il bottino è di 20mila euro. Trovate alcune banconote bruciacchiate. Oscurate le videocamere

VEGLIE – Questa volta hanno esagerato. Per non lasciare nulla d’intentato e sperare di arraffare più denaro possibile, hanno deciso che valesse la pena trasformare Veglie in una succursale di Damasco. Provocando due esplosioni, in contemporanea, e facendo saltare in aria entrambi gli sportelli della banca Unicredit di largo Parco delle Rimembranze. Più che un furto, qualcosa di simile a un attentato.

Ma proprio per la violenza dell'operazione, per lungo tempo non è stato be chiaro quanto siano riusciti  a rubare. Tanto più che sul posto, fra boati e fiamme, i carabinieri hanno ritrovato per terra anche alcune banconote bruciacchiate. Alla fine, si è calcolato che la banda non sia riuscita a portare via più di 20mila euro.

Erano circa le 3, quando all’improvviso nel pieno centro del comune nordsalentino s’è avvertita la doppia esplosione. La “banda dell’acetilene” (o forse della "bomba marmotta", come sembra dalle ultime analisi) ha agito alla stessa ora e nello stesso modo del 4 marzo scorso, quando nel mirino è finito un altro istituto di credito, il  Monte dei Paschi di Siena, a Cutrofiano.  A suggerire che possa trattarsi della stessa banda, anche un altro dettaglio: esattamente come a Cutrofiano sette giorni addietro, anche a Veglie i malviventi, prima di agire, hanno oscurato le videocamere con vernice nera.  

Due, come detto, gli obiettivi: lo sportello esterno e un secondo, interno, dov’è possibile effettuare anche versamenti, oltre che prelievi. Ed è solo da questo, attaccato dopo aver forzato la porta, che i ladri sono riusciti a rubare i soldi. Quanto, come già precisato, ancora non è chiaro, così come non si conosce lo stato effettivo di tutte le banconote, vista la potenza della deflagrazione e lo stato in cui alcune di queste sono state recuperate.

Un colpo in grande stile ma rischioso

Lo sportello esterno, invece, per quanto sia saltato per aria allo stesso modo, essendo dotato di un sistema di sicurezza apposito, è quantomeno riuscito a mantenere inviolata la cassaforte.

Sul posto sono intervenuti, fra i primi, i vigili del fuoco del distaccamento locale. Per le indagini, si sono recati i carabinieri del Norm di Campi Salentina e della stazione vegliese. Sul posto anche la vigilanza Cosmopol. I militari, coordinati dal capitano Alan Trucchi, stanno ora cercando fra i detriti, qualche dettaglio utile per metterli sulla buona pista. Ma le telecamere dell’Unicredit, probabilmente, aiuteranno poco.

Non si può che sperare in altri occhi elettronici che potrebbero aver immortalato qualcosa o qualcuno. In zona, vi sono altre banche e l’ufficio postale. E le indagini sono appena iniziate. Di certo, quella a cui danno la caccia gli investigatori, non è una banda di sprovveduti. Esperti del settore, sono dotati di tecnica  e mezzi. E sembrano pronti a tutto pur di raggiungere i loro scopi. Usando anche esplosivo. Come la "marmotta", cilindri pieni di polvere da sparo con una miccia che producono effetti devastanti. 

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