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Cronaca

Veronica Capodieci presto a Lecce per incontrare i suoi “angeli custodi”

La studentessa rimasta gravemente ferita nell'attentato di Brindisi è stata dimessa questa mattina dal Centro grandi ustionati di Pisa dove era ricoverata dal 24 maggio. Resterà in zona per un ciclo di cure fisioterapiche

 

PISA – Appoggiata alle spalle del fratellino, Veronica Capodieci è uscita questa mattina dal Centro Grandi Ustionati dell’ospedale di Cisanello dove si trovava dal 24 maggio scorso. La ragazza mesagnese, rimasta gravemente ferita nell’attentato di Brindisi in cui è morta Melissa Bassi, il 23 luglio sarà ricoverata al centro riabilitativo di Casciana Terme, a pochi chilometri da Pisa, per un ciclo di cure fisioterapiche.

Fino ad allora resterà, insieme alla sua famiglia, nel capoluogo toscano dove è scattata una rete di solidarietà istituzionale e civica che ha messo i genitori di Veronica in condizione di assistere al meglio la propria figlia che ha subito cinque delicati interventi chirurgici in sette settimane. Secondo quanto dichiarato all’Ansa dal direttore del centro di Cisanello, Antonio Di Lonardo, il volto della sedicenne è indenne da qualsiasi conseguenza e anche le ferite agli arti inferiori guariranno completamente. E' la zona toracica quella che è stata maggiormente vessata dall'esplosione, ma la ragazza - hanno assicurato i medici - potrà avere una vita normale.

Lo stesso Di Lonardo, che ha salutato Veronica tradendo una evidente commozione, ha detto che la sua ex paziente, appena possibile, si recherà all’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce per ringraziare personalmente l’equipe di Chirurgia toracica che, operandola al petto, le ha consentito di avere una speranza di vita. Per la famiglia Capodieci, quella di oggi è stata una giornata indimenticabile: sotto una fortissima pressione dalle prime ore del 19 maggio, quando anche la sorella più grande di Veronica rimase ferita nell’esplosione davanti all’ingresso dell’istituto professionale “Morvillo-Falcone”, i genitori hanno potuto ritrovare scampoli di serenità parallelamente al miglioramento delle condizioni di salute della figlia, fino a questa mattina quando la bellezza di un viale alberato, uno dei tanti di quella zona periferica di Pisa dove sorge l’ospedale, ha fatto capire a Veronica quanto straordinaria possa essere la normalità.

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