Versavano rifiuti pericolosi nelle fogne, sorpresi e denunciati dai carabinieri

NEVIANO – Li hanno colti con le mani nel sacco, anzi nel tombino. I carabinieri della stazione di Neviano, hanno denunciato in stato di libertà, M.S., classe 1955, pregiudicato e imprenditore nel settore degli autospurgo e C.T., classe 1956, operaio e dipendente del della stessa azienda, incensurato, entrambi di Neviano, per il reato di illecito smaltimento di rifiuti liquidi provenienti da pozzo nero.

L’attività è iniziata questa mattina quando, nell’ambito di un normale servizio perlustrativo di controllo del territorio (attività intensificata dai carabinieri della compagnia di Gallipoli in questi giorni di feste natalizie sia nella fascia oraria diurna che notturna), i militari della locale stazione, transitando per via Cilina, in una zona periferica del centro salentino, nei pressi della campagna, si sono imbattuti in una scena a dir poco singolare: un camion adibito ad autospurgo era allacciato alla rete fognaria pubblica e stava sversando rifiuti speciali provenienti da pozzi neri ed altre acque reflue.

I carabinieri hanno subito provveduto a identificare i due soggetti che stavano “operando”, forse convinti di agire indisturbati durante la giornata di festa, scoprendo che si trovavano di fronte ad un pregiudicato (anche, ma non solo, per reati ambientali) di Neviano (ritenuto dagli investigatori affiliato al clan Coluccia di Noha), la cui moglie è titolare di una ditta di autospurgo e di un dipendente della medesima ditta. Per i due è scattata immediatamente la denuncia in stato di libertà e il sequestro dell’autocarro utilizzato per gli sversamenti pericolosi.