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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Vertenza fotovoltaico, domani incontro in Confindustria

Si valuterà la posizione degli operai prima di procedere al pagamento degli arretrati da parte del fondo Gsf. In Parlamento l'interrogazione di Teresa Bellanova del Pd: "Dal governo solita risposta"

LECCE - Domani mattina, presso la sede leccese di Confindustria, è in programma un incontro molto importante nella vertenza che vede coinvolti gli immigrati vittime dello "scandalo" del fotovoltaico. Si inizierà a valutare la posizione dei singoli lavoratori e, appurata la condizione di ciascuno, dovrebbe essere emesso il relativo assegno nel giro di tre giorni feriali. A pagare sarà il fondo di investimento Gsf che, nella sorpresa generale perché se ne ignorava l'esistenza, si è presentato nel corso del primo vertice, quello di lunedì in prefettura (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=26766).

L'impegno preso dai rappresentanti del fondo non ha convinto del tutto gli operai che, alla fine di quell'incontro, hanno deciso di occupare via XXV Luglio in attesa di certezze. Il blocco è durato 24 ore, durante le quali la città è rimasta semiparalizzata, soprattutto nelle ore di punta. L'accordo di compromesso raggiunto, di cui il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, si è fatto portavoce (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=26788), ha per il momento rasserenato gli animi ma già domani si saprà se la tregua è destinata a sfociare in una soluzione soddisfacente e definitiva.

Elogi al primo cittadino sono arrivati dal consigliere di maggioranza, Gianluca Borgia: "La soluzione pacifica che il sindaco Perrone è riuscito ad ottenere con gli ex lavoratori della Tecnova che reclamavano, davanti al palazzo della Prefettura, giustamente il pagamento per il lavoro svolto, occupando totalmente il suolo stradale, è emblematico di come, attraverso interventi attivi, si possano ottenere risultati positivi, rispetto alle dichiarazioni gridate, demagogicamente e populisticamente scomposte di chi cerca sempre di infiltrarsi fra gli scioperanti, cercando di aggiungere caos al caos e niente altro di più".

Bellanova, Pd, delusa dalla risposta del governo: "Tono propagandistico ed elusivo"

La risposta del governo non è soddisfacente. Lo ha detto l'onorevole del Partito democratico, Teresa Bellanova, al termine dell'interrogazione da lei rivolta a proposito del fenomeno del lavoro nero nel fotovoltaico di cui il Salento sta dando, in questi giorni, una plastica rappresentazione (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=26543).

"Quella ricevuta" commenta la Bellanova "è stata la ormai solita risposta, ispirata a un tono propagandistico e totalmente elusivo rispetto ai quesiti posti". Dichiarazione che si riferisce al passaggio in cui Laura Ravetto, sottosegretario per i rapporti con il Parlamento, aveva detto: "Informo che il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha deciso di realizzare per l'anno in corso un Piano straordinario di vigilanza per il contrasto al lavoro sommerso che prevede l'effettuazione di almeno 80 mila controlli mirati a questo specifico fenomeno, a cui ne vanno aggiunti altri 50 mila che saranno effettuati dagli enti previdenziali".

Quanto allo specifico del territorio salentino l'esponente del Governo aveva precisato: "Informo che sono in corso, sotto il coordinamento della prefettura territorialmente competente, specifiche azioni di vigilanza da parte di un gruppo interforze composto da funzionari del ministero del Lavoro e delle politiche sociali, dell'Inps, dell'Inail, delle Ausl nonché della polizia di Stato, dei carabinieri e della guardia di finanza".

Decisamente negativo il giudizio della Bellanova sulle dichiarazioni dell'esponente dell'esecutivo: "Giudico grave che per tanto tempo il territorio pugliese sia rimasto privo di un adeguato controllo e che solo recentemente le autorità istituzionali si siano mosse per contrastare tale fenomeno. E giudico ancor più grave che questi fenomeni vengano accostati alle situazioni di badanti e colf. Questo denota tutta l'indifferenza del Governo verso queste tematiche, perché qua stiamo parlando di vera e propria riduzione in schiavitù".

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