"Vi raccontiamo la vita che facciamo: salite, prego"

Hanno trascorso la seconda notte sui loro Tir incolonnati per protesta alle porte di Lecce. Ma sono abituati a star fuori di casa gli autotrasportatori precettati dal ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, che da ieri ha stabilito il fermo dei mezzi limitato alla mezzanotte. Tommaso trasporta con il suo "dinosauro" gommato vino, dal Salento al Nord Italia. Avete timore di essere precettati? "Niente affatto - dice - perché ci stiamo battendo per migliorare la qualità della nostra vita e per dare dignità e regole alla nostra professione".

Saliamo a bordo del suo "Scania R 500", incolonnato dietro il lungo serpentone di Tir all'altezza dello svincolo per la tangenziale, sulla statale Lecce-Brindisi. Tommaso, conti alla mano, spiega le ragioni della protesta che sta mettendo in ginocchio l'Italia. "Ci scusiamo con gli italiani - tiene a dire - per le difficoltà che stiamo creando in questi giorni, ma se le ragioni della nostra vertenza non fossero state così importanti e soprattutto se il governo si fosse dimostrato più sensibile nei nostri confronti, non saremmo arrivati a tutto questo".

E intanto, come in tutta Italia, anche il Salento sta facendo in conti con i distributori di benzina a secco. La penuria di carburante sta mettendo in seria difficoltà perfino i mezzi di emergenza, ambulanze e soccorsi in genere, per non parlare degli autobus che a Lecce dalle 14 di oggi resteranno fermi nelle autorimesse per la mancanza di gasolio. I blocchi attuati dagli autotrasportatori, si aprono solo per consentire il passaggio dei mezzi che trasportano generi di prima necessità, medicinali, latte, pasta.

Intanto riparte il tavolo delle trattive tra governo e autotrasportatori. Alle 14.30 a palazzo Chigi, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Enrico Letta e il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi hanno convocato tutte le sigle sindacali degli autotrasportatori