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Cronaca Carmiano / Via Piave

Violazioni e registri irregolari, armeria chiusa per sei mesi. Denunce e sequestri

I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Lecce hanno sequestrato fucili e altre armi dalla Far West di Carmiano, che nel frattempo ha subito la sospensione temporanea della licenza. Le indagini sono partite da Veglie ed hanno messo a nudo diverse e gravi irregolarità

CARMIANO – Uno strano giro di armi, che dalle mani di una persona sarebbero passate a un’altra, per arrivare fino all’armeria di via Piave, al centro di Carmiano. Si tratta della “Far West”, attività gestita da Costantino Mazzei, 39enne del posto. Che ora dovrà restare chiusa per sei mesi. Quando i carabinieri hanno fatto un controllo, hanno scoperto infatti diverse irregolarità, e non da poco. Sono scattate così denuncia penale e sanzione amministrativa.   

L’indagine è stata condotta dai militari del Nucleo operativo e radiomobile di Lecce, coordinati dal tenente Alessio Perlorca. Si tratta di un’inchiesta che parte da molto più lontano, ma sull’incipit c’è per ora il massimo riserbo. Quel che è certo, è che le indagini dei carabinieri leccesi, ad un certo punto, sono approdate verso due vegliesi: D.T., 32enne, e G.L., 53enne.

Tutto è nato da accertamenti dopo il ritrovamento di un fucile detenuto illegalmente, che hanno condotto i carabinieri proprio sulle orme dell’armeria. Qui s'è scoperto che era stato lasciata in deposito dal 32enne, per interventi di riparazione. Nulla di eccezionale, se non fosse che questi l’avrebbe detenuto in maniera non proprio regolare. In parole povere, senza alcuna autorizzazione. Perché sarebbe stata ricevuta dal vegliese più anziano, che un regolare porto d’armi.

Purtroppo per loro, però, la legge non permette la cessione di armi da fuoco senza autorizzazione al trasporto o senza averne fatto denuncia all’autorità di pubblica sicurezza. Entrambi sono quindi stati deferiti alla Procura per trasporto e cessione di armi senza nulla-osta del questore e autorizzazione, ai sensi degli articoli 34-35 del Tulps. Per il 32enne, un’ulteriore segnalazione per detenzione illegale di armi.

Il fatto ulteriore è che nella rete delle verifiche è ovviamente incappata anche l’armeria. E quando inevitabilmente la lente d’ingrandimento degli investigatori s'è posata sull'attività, sono emerse presunte violazioni di carattere penale, come l’omessa o irregolare tenuta dei registri di varie armi in carico e in riparazione.

Sono così stati sottoposti a sequestro sette fucili, una pistola revolver e una canna. E non solo, perché dopo la segnalazione dei carabinieri alla questura, è scattato anche il provvedimento di sospensione delle licenze d’esercizio per sei mesi. T

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