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Cronaca

Violentò la figlia e nacque una bimba: a processo il padre

Disposto il giudizio immediato per l’uomo, un 52enne del basso Salento, finito in carcere lo scorso dicembre con l’accusa di aver abusato della figlia per 15 anni e di averla resa madre

LECCE - Dopo un silenzio lungo vent’anni, raccontò gli abusi subiti dal padre da quando di anni ne aveva solo 7, e che da quelle violenze nacque, dopo un primo aborto, la sua primogenita.

Dopo la denuncia sono scattate le indagini, poi l’arresto e ora il processo. Quest’uomo, un 52enne di un comune del basso Salento (del quale teniamo nascosta l’identità a tutela della vittima) risponderà di maltrattamenti e violenza sessuale a partire dal 6 maggio davanti ai giudici della prima sezione collegiale. Lo ha stabilito il gip Cinzia Vergine nel decreto di giudizio immediato, chiesto dal pubblico ministero Stefania Mininni, titolare del fascicolo.

Ora l’imputato, avrà 15 giorni di tempo, per valutare (attraverso gli avvocati difensori Luigi e Alberto Corvaglia) di richiedere il giudizio abbreviato.

Tra gli episodi più inquietanti contenuti nelle carte dell’inchiesta (che riguarda gli anni che vanno dal 1995 al 2010), c’è quello della violenza subita dalla ragazza quando aveva 15 anni, nel tragitto dall’ospedale, dove aveva abortito poco prima, a casa. Alcune contestazioni mosse inizialmente nei riguardi dell’uomo sono “cadute”, perché andate in prescrizione, essendo gli episodi troppo lontani nel tempo.

Oggi quella bambina ha 29 anni e vive lontano dal posto che l’avrebbe vista vittima delle peggiori angherie, sopraffatta dallo “strapotere del padre” come lo aveva definito il giudice Vergine nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita lo scorso 14 dicembre.

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