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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Via al restauro definitivo, ma Santa Croce non chiude: visite al cantiere

Illustrato l'intervento per il completamento del restauro, finanziato con due milioni dalla Regione Puglia. Consegna dei lavori prevista nei primi mesi del 2018

LECCE – Un cantiere aperto alle visite dei turisti e dei curiosi garantirà la fruizione della basilica di Santa Croce durante i lavori di completamento di restauro che riguarderanno, sin dai prossimi giorni, la facciata e la controfacciata, gli altari e i paramenti murari interni della navata laterale destra, le cappelle, la casa canonica, la campanaria. Il tutto, è stato detto, sarò completato entro i primi mesi del 2018.

Previsti anche il recupero e la protezione delle coperture e l’illuminazione artistica, oltre a un dispositivo di allontanamento dei volatili a onde elettromagnetiche.

L’intervento, finanziato dalla Regione Puglia con due milioni di euro ricavati dalla redistribuzione dei fondi Fesr e Fsc e concordato con la Conferenza Episcopale Pugliese nell’ambito di un piano che interessa cinque beni ecclesiastici in tutta la regione, è stato affidato alla ditta Nicolì srl di Lequile che già ha eseguito, con la regia della soprintendenza, le indagini, il monitoraggio della facciata e la messa in sicurezza dopo i cedimenti che hanno interessato la basilica già nel 2011.

Si trattava di un lavoro propedeutico che ha posto le basi per il vero e proprio intervento di recupero, quello illustrato oggi alla presenza dell’arcivescovo, Domenico D’Ambrosio, della soprintendente, Maria Piccarreta e dell’assessore regionale all’Industria turistica e culturale, Loredana Capone.

“Santa Croce è l’emblema di un’unicità che è tutta pugliese – ha dichiarato quest’ultima -, della nostra identità che ci rende unici al mondo e per questo fortemente attrattivi”. Intenzione della Regione è quella di inserire chiese e monumenti ecclesiastici nel ventaglio dell’offerta turistica: “Il 2016 è anche l’anno dei cammini religiosi – ha spiegato l’assessore – e la Puglia sarà capofila del progetto South Culture Routes che consentirà di realizzare e promuovere cammini religiosi ma anche storici, green roda, ciclovie e molte altre forme di mobilità lenta della Puglia. Che la città di Lecce sia allora il trampolino di lancio per una ragione che della memoria e della tradizione vuol farne la sua migliore cartolina”.

Un punto di forza dell’intervento di recupero, è stato assicurato, sarà la campagna di comunicazione: la barriera del cantiere diventerà uno spazio informativo che illustrerà i contenuti del progetto, attraverso un apposito sito web – sul quale ci saranno le informazioni storico artistiche sulla basilica, ma anche sull’avanzamento dei lavori - si potranno prenotare visite gratuite e naturalmente regolamentate, con l’accompagnamento di una guida.

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Il vescovo si è detto soddisfatto del sostegno dimostrato dalla Regione, ricordando però quanto siano necessari ulteriori interventi, per esempio per il Duomo: “La curia ha restaurato in questi anni moltissime chiese ma è un’inezia rispetto alla somma di interventi che richiede questa città e la nostra diocesi. Un passo dopo l’altro, però, stiamo riuscendo a non mandare in malora il frutto dell’enorme impegno dei nostri antenati e questo ci riempie di gioia e, al contempo, ci rende estremamente fiduciosi nel futuro”.

Da parte sua Maria Piccarreta ha difeso e rivendicato il lavoro della soprintendenza, che spesso viene visto come un freno se non addirittura un ostacolo: “Se un bene culturale non è fruito muore.  I nostri vincoli non sono vincoli per cristallizzare ma per tutelare il valore culturale, il valore della nostra identità culturale. È questo il compito della soprintendenza, ancor più in questo periodo di forte richiamo all’utilizzo e alla valorizzazione dei beni. Perché se anche la valorizzazione non è più nostra competenza a noi resta comunque il compito di educare a essa. Sono orgogliosa, dunque, dell’incontro di questa mattina perché sancisce gli eccezionali rapporti istituzionali che siamo riusciti a instaurare tra soprintendenza, curia e Regione Puglia”.

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