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Cronaca Gallipoli

Voto di scambio a Gallipoli? Procura chiude le indagini preliminari per due

Un ex candidato avrebbe consegnato 50 euro e la promessa di un posto di lavoro per ottenere il voto. Archiviazione per altre cinque persone

LECCE – Sono due gli avvisi della conclusione delle indagini preliminari notificati nell’ambito dell’inchiesta sul presunto voto di scambio durante le ultime elezioni amministrative a Gallipoli. Stralciata dunque  e archiviata la posizione degli altri cinque indagati, in un’inchiesta in cui non compaiono (come da molti auspicato) i nomi più importanti della politica gallipolina.

L’avviso è stato notificato a Roberto Cartenì, 40enne gallipolino, ex candidato alle elezioni del 5 giugno 2016 per il consiglio comunale di Gallipoli nella lista Conservatori e Riformisti. Cartenì avrebbe consegnato al secondo indagato, Alessandro Carroccia (36enne gallipolino), 50 euro e la promessa di un posto di lavoro per ottenere il voto. I due sono assistiti dagli avvocati Speranza Faenza e Antonio Palumbo.

Un solo episodio è quindi contestato al termine dell’inchiesta avviata dopo la denuncia ai carabinieri di Gallipoli, corredata da foto e registrazioni. A coordinare l’inchiesta, tanto complessa quanto delicata, il pubblico ministero Antonio De Donno. Le indagini sono state invece affidate dagli uomini della sezione di polizia giudiziaria della guardia di finanza di Lecce, guidati dal colonnello Francesco Mazzotta, che con la sua esperienza e il suo fiuto investigativo ha scandagliato a fondo il passato recente della vita politica gallipolina per stabilire eventuali illeciti e brogli. Le fiamme gialle hanno eseguito una lunga serie di verifiche, riscontri, ascolti e acquisizioni. 

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