Donna minaccia il suicidio. Carabinieri la salvano e la confortano con le "zeppole"

LECCE - Quella di ieri, per i carabinieri della stazione di Lecce, è stata una  domenica che li ha visti protagonisti di scene tutt'altro che frequenti. La mattinata, infatti, è stata  interrotta da una commovente storia di solitudine, che vede la crisi economica, ancora una volta, come causa scatenante di indigenza e disagio umano. Una donna di 47 anni, di origini inglesi, ma residente a Lecce, ha infatti raggiunto i militari dell'Arma, per confidare le sue intenzioni. Quelle di togliersi la vita.

Con toni disperati, la 47enne ha raccontato di essere completamente sola, senza sostegno, con una figlia in condizioni altrettanto precarie, ricoverata in una struttura di Bari. Non disponendo di risorse per far fronte al pagamento dell'affitto, né potendo svolgere un regolare lavoro, a causa della sua invalidità fisica, ha pensato di sfogarsi con carabinieri, narrando questa triste vicenda. Fatta di precarietà esistenziale. Gli uomini in divisa, mossi da tenerezza nei confronti della donna, le hanno offerto un vassoio di "zeppole", provvedendo anche alla sua spesa settimanale. Senza la pretesa di risolvere  problemi della donna, certamente, ma solo per  alleviare parte della solitudine, strappandole un sorriso.

I militari si sono poi rivolti ad un medico del 118, intervenuto per fornire assistenza alla donna alla quale è stato promesso di interessare immediatamente i servizi sociali del Comune di Lecce, affinché le cure  e le attenzioni nei suoi riguardi, non si esaurissero nella giornata di ieri. Rincuorata dai gesti amorevoli che i militari le hanno riservato, la donna è stata accompagnata presso la propria abitazione, rinfrancata da gesti di solidarietà che tengono ancora  sotto scacco la durezza di acuni momenti.