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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

A Salve workshop su turismo e occupazione

Il logo del Cestis-Centro studi turismo e innovazione Salento

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccePrima

Le ultime indagini dell'Osservatorio Puglia 2014 sull'andamento del turismo salentino, nel confermare la tenuta del brand "Salento" sui mercati globali, sottolineano le criticità storiche del comparto: carenze infrastrutturali, qualità dei servizi ricettivi a macchia di leopardo, professionalità degli operatori talvolta inadeguata, scarsa innovatività, mancanza di una programmazione strategica e di un'azione sistemica. Senza dimenticare due temi "caldi": rischio trivellazioni con l'entrata in vigore del decreto "Sblocca Italia" e tutela ambientale connessa ai lavori della strada statale 275. A tutto questo si aggiunge l'emergenza occupazionale che interessa moltissimi giovani, spesso inconsapevoli delle tante risorse messe in campo a loro favore dalle politiche regionali. Argomenti all'apparenza diversi che però necessitano di essere affrontati non singolarmente, ma con uno sguardo d'insieme che superi la modalità con cui di solito li si prende in esame.

È con questo intento che il Cestis-Centro studi turismo e innovazione Salent organizza sabato 29 novembre 2014 dalle 10 alle 13 nei locali del Lug di Salve il workshop dal titolo "Turismo in Salento, oltre i luoghi comuni". Per animare la discussione sono stati invitati: Fabrizio Pozzoli, presidente Organizzazione Internazionale del Turismo Sociale Europa; Francesco Pacella, presidente Gruppo di Azione Costiera Adriatico Salentino; Emanuele Parlangeli, esperto di orientamento e sviluppo locale.

Nato grazie al progetto della Regione Puglia "Bollenti spiriti" all'interno del Laboratorio urbano giovanile di Salve, il Cestis ha l'obiettivo di promuovere località e tradizioni tipiche della Terra di Leuca e del Salento facendo leva sul capitale umano necessario. La sua attività, quindi, oltre a tradursi nella realizzazione di ricerche che spaziano dagli itinerari culturali alla proposta ricettiva ed enogastronomica dei luoghi in cui opera, si rivolge a tanti giovani residenti in questa parte d'Italia. A loro intende proporre percorsi formativi e opportunità di lavoro collegati alla filiera del turismo salentino.

Scopo del workshop è quello di incentivare la collaborazione fra gli attori interessati: amministrazioni comunali, aziende del settore, organismi non profit, associazioni datoriali, centri per l'impiego ecc. Infatti, solo la cooperazione tra quei soggetti, pubblici e privati, ai quali è affidata una responsabilità - in termini di gestione del patrimonio, valorizzazione dei siti artistici e ambientali, offerta lavorativa per i giovani - può aprire la strada a una crescita economica e sociale duratura.

Si pensi, ad esempio, alla destagionalizzazione del prodotto turistico e a come sarebbe possibile convogliare verso mete trascurate nel periodo estivo potenziali visitatori, specialmente stranieri. Ai fini occupazionali, potrebbe rappresentare una risposta non circoscritta ai momenti di picco quali luglio e agosto. È un esempio, fra i tanti, che richiede a monte un dialogo serrato fra le parti e la condivisione di un'ipotesi di lavoro che contempli tutti gli aspetti: dotazioni infrastrutturali e tecnologiche, mappatura dei beni architettonici e naturalistici, tutela ambientale, offerta ricettiva, ristorazione, enogastronomia, esigenze delle imprese, opportunità di finanziamenti nazionali ed europei, profili professionali richiesti. Proprio su quest'ultimo punto, il tema della formazione è cruciale: sia con riferimento alle giovani generazioni, che devono apportare innovazione nel settore, sia con riguardo ai lavoratori over 40, ai quali sono richieste competenze in linea con i tempi.

L'appuntamento di fine novembre, quindi, vuole essere la prima tappa di un percorso che non si esaurisce con il workshop. Gli esperti che interverranno saranno chiamati ad aprire un confronto con tutti i partecipanti. Le idee che emergeranno in occasione di questo primo appuntamento troveranno spazio in una pubblicazione che rappresenterà il piano d'azione per i mesi successivi. Mesi durante i quali rendere strutturali e continuative le partnership tra quanti siedono a questo tavolo in vista di obiettivi concreti da raggiungere.

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