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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Si riprende a volare da Brindisi a Milano e Roma, ma Confindustria non ci sta

Mentre la compagnia di bandiera ha ripristinato i collegamenti dell'aeroporto del Salento, il presidente dell'associazione scrive una lettera aperta

LECCE – Sono nove i voli in partenza e in arrivo dall’aeroporto del Salento: tra questi figurano da oggi e con cadenza giornaliera i collegamenti targati Alitalia tra Brindisi e Milano Malpensa (due) e Roma (uno).

La politica della compagnia di bandiera nei confronti dello scalo di Brindisi, considerata penalizzante, è stata ed è tuttora oggetto di veementi polemiche e di appelli istituzionali che hanno auspicato un cambio di passo anche in ragione dell’ennesimo salvataggio varato con soldi pubblici a fronte del pericolo di fallimento.

I voli da e per Roma e Milano

I voli per Milano decollano alle 11.25 e alle 17.55 mentre quello per Roma Fiumicino alle 19.20. Le partenze dal capoluogo lombardo sono previste alle 9 e alle 14.15 mentre quello dalla capitale parte alle 17.25. Il costo minimo del biglietto è di 40 euro (tasse e bagaglio a mano inclusi). Per quanto riguarda l’aeroporto di Bari proseguono i collegamenti, rimasti attivi anche durante il periodo di chiusura per l’emergenza sanitaria, alle 11.05 per Roma Fiumicino e alle 13 per Milano Malpensa.

L’appello di Confindustria Lecce

Nient’affatto sollevato dal ripristino dei voli della compagnia di bandiera è il presidente di Confindustria Lecce, Giancarlo Negro, che denuncia ancora una volta la carenza di collegamenti, un problema annoso che però in questa fase post emergenziale rischia di provocare un divario incolmabile. In una lettera aperta il numero uno dell'associazione di categoria esprime tutto il proprio disappunto: “Nei mesi estivi cruciali per la stagione turistica, proprio quando il settore dovrebbe esprimere il massimo delle proprie possibilità e recuperare quanto perso a causa del lockdown, mancheranno i mezzi per raggiungere il Salento, mentre i fattori della competitività resteranno gli stessi: tempo, costi, sistemi di trasporto. In questa fase la provincia di Lecce parte in assoluto svantaggio, se non proprio sconfitta in partenza. I turisti, con sempre minori budget da destinare alle vacanze, con tempi ristretti a disposizione, sceglieranno mete facilmente raggiungibili con costi di trasporto contenuti. I nostri voli non solo sono pochissimi, meno addirittura della fase pre-covid, ma costano troppo”.

Il presidente Negro non ricorre a giri di parole: "Le critiche e gli appelli sono un grido di allarme: la preoccupazione è tanta. Chiediamo maggiori opportunità e strumenti per rispondere ai bisogni delle imprese che vogliono recuperare quanto perso irrimediabilmente e ridare speranza al futuro e all'occupazione. Non vorremmo ritrovarci in autunno a tirare le somme di un Salento desertificato. Non vorremmo assolutamente che la crisi economica innescata su un terreno già debole si traduca in un colpo di grazia per il nostro territorio e in una vera e propria bomba sociale. Muovendo le giuste leve, invece, questi mesi potranno essere la nostra base di rilancio".

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