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Aziende locali fuori dal primo appalto per la Ss 275? Ance scrive ad Anas

Nonostante l'annunciata suddivisione in lotti, il valore del primo tratto, da Maglie a Montesano, sarebbe già inaccessibile per le imprese salentine

LECCE - Un nuovo maxi appalto per il rifacimento della Ss 275 escluderebbe di fatto le imprese salentine, che si vedrebbero poi costrette a subire la logica del subappalto. 

Con questo timore Giampiero Rizzo, presidente dell'Associazione nazionale dei costruttori di Confidustria Lecce, ha aperto la conferenza stampa sulla tortuosa e minata vicenda della strada che collega Maglie e il Capo di Leuca.

La procedura di gara, conclusa con l'aggiudicazione nel 2012 al raggruppamento guidato dal colosso emiliano Ccc, con Igeco (gruppo Montinari) in quota minoritaria, è stata di recente annullata da Anas che nel contempo, alla luce anche dell'istruttoria dell'Autorità Anticorruzione, ha emanato un provvedimento di esclusione del binomio Matarrese-Coedisal (gruppo Palumbo) che il Consiglio di Stato, con una clamorosa sentenza del luglio 2014, aveva collocato in cima alla graduatoria dall'originaria quarta posizione. L'estromissione è stata motivata anche con riferimento ad una storia di polizze false, emersa nel corso di una inchiesta della procura di Brescia.

Anas ha deciso quindi di azzerare la situazione, annunciando l'intenzione di procedere con una suddivisione in lotti. Come questo orientamento possa poi tradursi in pratica è l'oggetto della lettera che il presidente di Ance ha scritto a Gianni Vittorio Armani, presidente di Anas e al governatore pugliese, Michele Emiliano. La missiva contiene una richiesta molto chiara: quella di assecondare l'accesso delle piccole e medie imprese secondo le disposizioni del nuovo Codice dei Contratti che prevede la suddivisione in lotti funzionali (salvo l'obbligo di adeguata motivazione se si opta per un appalto unico), come illustrato da Alessandro Botto, avvocato ed esperto in materia.

La richiesta di Rizzo e la posizione di Anas non sembrano sulla carta così lontane: il frazionamento è infatti il comun denominatore. Ma il numero uno di Ance ha però fatto notare che il valore stimato dell'appalto del primo lotto, quello da Maglie a Montesano Salentino, sarebbe superiore ai 100 milioni di euro e dunque inaccessibile per il tessuto economico locale perchè inquadrato da una regolamentazione più strigente. Le imprese salentine, infatti, non avrebbero i requisiti e la forza economica per partecipare, se non come già avvenuto, in condizioni di evidente subalternità rispetto ai partner principali. Tra l'altro, è stato spiegato, la prima gara è stata bandita nel 2009 e allora, cioè prima che la crisi dispiegasse i suoi effetti, il fatturato delle aziende di costruzioni era più solido di quanto non lo sia adesso. Secondo uno studio commissionato, a livello nazionale le ultime cento opere paragonabili a quella in questione sono state contese solo da pochissimi soggetti attivi sul mercato. 

Ma c'è un'altra questione che va chiarita, secondo Ance ma anche secondo il deputato del Pd, Fritz Massa, che è intervenuto all'incontro (presenti anche i parlamentari dei Cor Francesco Bruni e Roberto Marti, oltre al consigliere regionale Saverio Congedo) ed è quella relativa al progetto definitivo che ancora non c'è: "Nei confusi provvedimenti di Anas - ha detto l'esponente democratico - manca questo dato centrale". Bisogna cioè capire, ha detto Massa, se il punto di partenza resta quello della "strada parco" definita nel 2011 con un accordo interistituzionale e quali sono le modifiche necessarie alle quali pure allude l'istruttoria dell'Autorità Anticorruzione (che ha parlato di opera che rischia di non essere più attuale in ragione delle esigenze di tutela del territorio e del contesto economico che intanto si è trasformato): se fossero sostanziali, verrebbe meno anche il presupposto autorizzativo e i tempi si allungherebbero ulteriormente. Nei recenti provvedimenti di Anas si parla di superamento sia del progetto definitivo messo a gara nel 2009, sia di quello modificato dall'intesa successiva tra Regione, Provincia e Anas.

Rispetto al contenzioso amministrativo che è stato rinnovato con il ricorso di Matarrese e Coedisal contro il provvedimento di esclusione adottato nei loro confronti da Anas, Ance ha dichiarato che continuerà a mantenersi terza.Simona Cancelli, di Fillea Cgil, ha fatto notare come la fine delle dispute giudiziarie, nell'ambito della responsabilità sociale delle imprese, potrebbe favorire una ripartenza più veloce di tutto l'iter. Esiste infatti un problema evidentemente occupazionale: non a caso, da mesi sono in corso manifestazioni e anche durante la recente visita a Lecce del ministro della Infrastrutture, Graziano Delrio, il malcontento si è fatto sentire.

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