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Economia

Assobalneari: “Litorale salentino in balia delle mareggiate da 36 ore”

Il responsabile dell'organizzazione di categoria, Mauro Della Valle, racconta del proprio viaggio sui lidi della provincia, sottolineando il "funerale della politica". E su San Cataldo replica per le rime al consigliere Pankiewicz

LECCE - “È da circa 36 ore che tutto il litorale salentino è preso d’assalto dalla infinita ed incontrollabile forza del mare”: Mauro Della Valle, responsabile di Assobalneari, racconta quanto sta avvenendo sulle coste provinciali per via del cattivo tempo. “Stamattina mi è sembrato nel minimo delle mie possibilità fare alcuni sopralluoghi nelle località marine più colpite dalle forti mareggiate. Sono partito da San Cataldo e dopo aver constatato che Giuseppe Mancarella titolare dell’omonimo lido è riuscito a salvare la sua spiaggia attraverso la costruzione di una duna artificiale lungo il fronte mare della sua concessione demaniale, sono arrivato a Torre Chianca Spiaggia Bella, dove purtroppo i danni del maltempo continuano a segnare la difficile vita  dell'imprenditoria balneare leccese”.

“Cabine divelte – prosegue -, dune centenarie spazzate via. Purtroppo qui ho raccolto lo scoraggiamento di alcuni colleghi balneari, Luca, Paolo, Antonio, che in lacrime non hanno più forza e risorse per mettere in vita l'attività balneare. Questo continuare ad investire sul turismo balneare è reso ancor più difficile dall'incertezza dettata da una recente legge comunitaria che prevede la possibile evidenza pubblica delle concessioni demaniali in Italia a partire dal 2015”.

Della Valle spiega che il momento più tragico è stato ad Otranto, al lido Acquachiara di Alimini, dove ha immortalato “il funerale della politica” a tutela in primis delle preziose dune locali e il fallimento della salvaguardia di un territorio a forte vocazione turistica, anche balneare: “I numerosi sforzi dei consorzi di bonifica – aggiunge - che negli anni ‘50 hanno investito attraverso una meticolosa piantumazione e costruzione di dune artificiali a tutela dei terreni agricoli confinanti con il lago grande di Alimini oggi lasciano alla comunità solo indifferenza alla tutela e alla conservazione della risorsa ambientale. Anche gli sforzi ed i proclami di studi del fenomeno erosivo  del sindaco di Otranto continuano ad essere inascoltati dalla politica regionale che è delegata dal governo a gestire il territorio pugliese”.

image1-2Nonostante lo scenario sulla costa sia di “reale calamità naturale”, Della Valle critica il consigliere comunale Panchiewcz, che ha parlato di “cloaca” in riferimento alla marina leccese di San Cataldo, “strumentalizzando – spiega - certi e più volte pubblici dissidi con il primo cittadino leccese. Adesso chiedo ufficialmente attraverso i media le analisi chimiche certificate dall'Arpa che documentino lo sversamento di reflui sulle spiagge di San Cataldo”.

“E' inopportuno e senza amor di passione che un consigliere comunale – aggiunge - denunci gravi inadempienze di tutti i soggetti a salvaguardia dell'inquinamento ambientale, senza una minima traccia di analisi certificate. Sarò attento a salvaguardare l'immagine dell'imprenditoria balneare leccese che continua ogni tempo a presentare il territorio costiero al meglio delle sue potenzialità e non permetterò a nessun esponente politico di strumentalizzare noi balneari e le marine leccesi per propagandare l'imminente campagna elettorale della città di Lecce”.

 

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