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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Aziende nel vortice della crisi: torna a salire la cassa integrazione

Il ricorso agli ammortizzatori aumenta dell'80 percento nel mese di febbraio. Giannetto, Uil: "Ritardi nelle politiche attive per l'occupazione"

LECCE - Torna a salire la cassa integrazione nel mese di febbraio. Le ore di cassa integrazione autorizzate alle aziende salentine nel mese scorso, sono state oltre 100 mila, con un aumento dell’80 per cento rispetto a gennaio. Il segnale più preoccupante è rappresentato dal fatto che l’aumento è legato, nella quasi totalità, alle ore di cig ordinaria (50 mila) e straordinaria (51 mila). È quanto emerge dal 2° rapporto mensile elaborato dalla Uil su dati Inps.

“Questi sono numeri, non opinioni, che testimoniano la sofferenza di un territorio ancora in cerca di ripresa - commenta il segretario generale Salvatore Giannetto - . Peraltro l’aumento di cig registrato nella nostra provincia è in controtendenza rispetto a quanto accade a livello regionale: in Puglia, infatti, a febbraio le richieste di cassa integrazione sono diminuite del 69,8 percento. I settori più in difficoltà e con più ore di richieste sono quelli dell’edilizia, del commercio e dell’industria”.

L’aspetto più allarmante, secondo la Uil provinciale, è la crescita delle richieste di cassa integrazione ordinaria. “Sono segnali di sofferenza  - sottolinea il segretario  - che indicano l'ingresso di nuove aziende nel vortice della crisi”. Anche la cigs è fonte di preoccupazione, in quanto finalizzata a fronteggiare crisi aziendali più strutturali. “Molte imprese salentine sono nel pieno di complicati processi di ristrutturazione o addirittura di dismissioni di intere aree“, ricorda Giannetto.

Nel frattempo, ad aumentare, mese dopo mese, sono anche i percettori di indennità di disoccupazione. “I beneficiari della Naspi – aggiunge lui - continuano a crescere ed allo stesso tempo si accumulano ritardi nella implementazione delle misure di politiche attive per l’occupazione”.

“Le politiche di crescita sono, naturalmente, il primo passo necessario per un’inversione di tendenza ma -  conclude l’esponente sindacale - l’investimento ed il rafforzamento delle politiche attive deve costituire un tassello altrettanto importante per costruire un mercato del lavoro inclusivo, insieme ad una ragionevole revisione delle regole di accesso alla cassa integrazione ordinaria e straordinaria, a partire dalla durata e dal costo eccessivo per le imprese”.

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