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Economia

Balneari soddisfatti a metà: bene il Mibac, male l'ordinanza regionale

Oggi un incontro di Federbalneari alla luce del parere positivo sul mantenimento delle strutture. Un passo in avanti, ma tante ancora le criticità riscontrate. Il 22 gennaio, si terrà un incontro con il Settore demanio regionale, ma nessun segnale arriva dalle amministrazioni costiere

GALLIPOLI – Da un lato, la soddisfazione per il recente parere positivo del Mibac a Roma sul mantenimento delle strutture balneari e per una rivisitazione dei pareri paesaggistici; dall’altro, tante lamentele perché la burocrazia, secondo Fedebalneari Salento, è ancora un mostro con tentacoli radicati ovunque, difficile da sconfiggere, e che continua a gravare sulla testa degli imprenditori del settore.

Questa mattina, a Gallipoli, il presidente dell’associazione dei balneari, Mauro Della Valle, ha incontrato gli associati, supportato dall’avvocato Danilo Lorenzo, in qualità di consulente giuridico, per un primo bilancio dopo le indicazioni del Mibac e per un confronto in vista dei prossimi appuntamenti istituzionali, in modo da fare fronte comune, ascoltando le istanze di tutti.

Della Valle ha introdotto la discussione con l’assemblea comunicando, con soddisfazione, il parere espresso lunedì sera dal ministero per i Beni e le attività culturali e il turismo trasmesso alla Sovrintendenza regionale e al prefetto di Lecce. Un primo passo, che dovrà essere seguito da un incontro per delineare meglio la questione.   

“Ho ricevuto telefonate da balneari della Liguria, della Campania, della Basilicata, per complimentarsi del traguardo raggiunto”, ha raccontato. “Mi hanno chiesto quale percorso amministrativo e normativo abbiamo individuato per risolvere numerose criticità e preoccupazioni delle imprese balneari locali, circa il mantenimento delle strutture per tutta la durata della concessione demaniale”.  

Della Valle ha poi ricordato che a Bari, il 22 gennaio, si terrà un incontro con il Settore demanio regionale. E qui è letteralmente esplosa la lamentela degli imprenditori salentini, che hanno messo per l’ennesima volta in discussione l’ordinanza balneare della Regione Puglia, ricca a loro dire di “trappole normative”.

IMG_4295-2Un’ordinanza, a loro avviso, che peraltro sottovaluterebbe numerosi inadempimenti sulla sicurezza in mare da parte dei Comuni costieri: pulizie, salvataggio, poche spiagge libere, mancanza totale di aree pic-nic e servizi igienici, siti di stoccaggio temporaneo di poseidonia spiaggiata, parcheggi insufficenti, smaltimento differenziato dei rifiuti,  mancanza di spazi per  reclamizzare eventi, scarso contrasto alla vendita abusiva di alcoolici,  illuminazione pubblica carente. Per non parlare “dell’aumento esponenziale delle tasse locali, Tasi ed oneri per valutazione autorizzazioni”.

Una sfilza di lamentele e con la primavera che all’improvviso busserà alle porte, senza che per ora sia previsto alcun incontro con le amministrazione costiere. Insomma, un ritardo netto, quello denunciato da Federbalneari, che rende difficile pianificare al meglio l’estate 2015.

Infine, s’è parlato anche dell’incontro previsto il 27 gennaio presso la Commissione europea a Bruxelles, dov'è previsto un momento di confronto molto atteso per il mondo balneare. In quella sede si vi sarà risposta a una petizione promossa dall’avvocato Lorenzo sul prossimo sviluppo del settore balneare italiano.

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