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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Gestione della Lupiae Servizi, duro monito della Ragioneria dello Stato

Nel 2014 la verifica di un ispettore ministeriale sul periodo precedente. Tra le criticità rilevate lo scarso controllo del Comune, le assunzioni e i costi

LECCE – Scarso controllo da parte dell’azionista di riferimento, cioè il Comune di Lecce, con effetti negativi sulla gestione della società; assunzione di personale, e di dirigenti, senza una procedura ispirata a procedure di trasparenza, concorrenza e imparzialità; elevata incidenza dei costi del personale; carenze procedurali e di documentazione nelle procedure di acquisto e forniture di beni e servizi; affidamento di incarichi e rinnovi senza attivazione di una procedura ispirata a trasparenza, imparzialità e pubblicità.

Sono alcuni dei 18 “punti critici” rilevati dalla Ragioneria dello Stato nella relazione finale dopo la verifica amministrativa e contabile condotta dal 22 settembre al 17 ottobre del 2014 presso la Lupiae Servizi. In seguito la società partecipata interamente da Palazzo Carafa e presieduta dal giugno del 2013 da Tatiana Turi ha fornito delle integrazioni e delle risposte. La relazione – nella quale si parla di irregolarità e carenze - è stata inviata alla Procura regionale della Corte dei Conti al fine di accertare eventuali responsabilità per danno erariale, in riferimento soprattutto a nove delle criticità segnalate.

Sarà dunque la magistratura contabile a esprimersi su una vicenda che non ha mai smesso di essere al centro del dibattito politico cittadino, con la minoranza consiliare impegnata a denunciare una gestione disinvolta e la maggioranza sempre a fare quadrato attorno all’amministrazione che ha proceduto più volte alla ricapitalizzazione della società che oggi ha 270 dipendenti.

Con l’invio della relazione alla Corte dei Conti, torna alla carica Antonio Rotundo. Per l’esponente del Pd “si continua ancora ad utilizzare la Lupiae per alimentare diffuse quanto false aspettative di lavoro e si fa questo nel pieno della campagna elettorale per le elezioni amministrative”.

Il riferimento è alle procedure per la formazione di una graduatoria da cui attingere nove unità per varie mansioni (autista, manutentore, giardiniere): nonostante la richiesta di ritiro del bando e di reclutamento dalle liste di collocamento o all’interno del personale già in servizio, di cui la maggior parte con contratto di solidarietà,  il sindaco Paolo Perrone in una conferenza stampa a marzo ha difeso strenuamente la decisione di una procedura  aperta.

“Ora oltre 200 candidati hanno presentato domanda entro il 3 aprile ed è passato già oltre un mese; chiedo al sindaco per l'ennesima volta di garantire che le assunzioni avvengano prima del voto, il Comune è azionista unico della Lupiae ed ha il dovere di intervenire anche per evitare possibili pratiche perverse di voto di scambio”.

E' giunto, intanto, il commento  di Tatiana Turi, presidente ed amministratore delefato della Lupiae Servizi: "Ancora  una volta ci vediamo costretti a rispedire al mittente le ingenerose accuse che l’on. Antonio Rotundo ha formulato relativamente alla recente nota emessa dalla Ragioneria generale dello Stato in riscontro alle controdeduzioni espresse dalla Lupiae Servizi S.p.a. ai rilievi emersi nella verifica contabile compiuta da un dirigente dei Servizi Ispettivi di finanza pubblica nel mese di settembre 2014 e relativi alla gestione dell’azienda negli anni 2008-2013, periodo in cui l’attuale dirigenza non aveva alcuna titolarità sulla gestione della Società. Tredici  sui 18 punti costituenti le cosiddette “irregolarità” rilevate dal MEF sono stati, ad oggi, ampiamente chiariti ed archiviati grazie agli idonei interventi correttivi già conclusi od opportunamente avviati dall’attuale direzione, offrendo all’organo ispettivo adeguate garanzie sull’esatto adempimento di ogni obbligo, nel pieno rispetto della normativa vigente.  Per quanto afferente ai punti ancora rimasti inesausti e di pertinenza dell’azienda, possiamo garantire che è interesse di questa direzione provvedere ad offrire, a stretto giro, ogni necessaria spiegazione affinché alcun addebito possa mai essere imputato o cagionare grave nocumento alla gestione della società. Il consigliere Rotundo, ancora una volta, mistifica i fatti e tenta di fornire notizie non rispondenti alla realtà. In ultimo teniamo a precisare che sin dal 2015 la Corte dei Conti è in possesso delle nostre memorie e mai, per quanto ci risulta, ha avviato alcuna procedura o istruttoria. Ciascuno, dunque, faccia la sua parte attenendosi però a sani principi di lealtà e correttezza, evitando soprattutto di montare ad arte casi inesistenti o formulando accuse rispetto alle quali ci diciamo estranei, pronti a sostenere le nostre ragioni in ogni ordine e grado".


 

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