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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Dalle parole ai fatti. Un cittadino leccese denuncia Poste Italiane

Dopo i disagi registrati nelle ultime settimane per la mancata consegna della corrispondenza, Manuel Mosè Buccarella ricorre alle vie legali contro l'azienda per via dell'interruzione di pubblico servizio e per i danni derivanti

LECCE – Detto, fatto. Manuel Mosè Buccarella, cittadino leccese, “vittima” dei disservizi di Poste Italiane, passa dalla parole alle azioni. E così l’uomo, domiciliato in Via Dell’Abate, una delle zone interessate dalla mancata consegna della corrispondenza da circa un mese, sporge denuncia nei confronti della società, per interruzione di un pubblico servizio.

Come già lamentato in un intervento segnalato agli organi di stampa, infatti, insieme agli altri residenti della zona, da ormai diverse settimane, Buccarella non riceve più la consegna della posta e, nonostante un formale reclamo alle Poste Centrali (https://www.lecceprima.it/cronaca/disagi-postali-lecce-2-marzo-2012.html ), nulla si è mosso.

“Dopo la segnalazione del disservizio all’indirizzo email del servizio di vigilanza postale del Ministero dello Sviluppo Economico – spiega -, vi è stata per un solo giorno la consegna ‘massiva’ di tutta la posta arretrata.  Poi niente più. Nel frattempo, ho appreso casualmente da un altro portalettere che il problema sarebbe imputabile all'assenza dell’addetto al recapito per motivi famigliari, che Poste Italiane non sarebbe allo stato nelle condizioni di sostituire”.

Come sottolinea Buccarella, sarebbe di tutta evidenza come l’interruzione di un servizio così importante “provochi seri danni al sottoscritto ed agli altri cittadini interessati (basti pensare, solo per citare qualche esempio, al recapito oltre i termini per il pagamento delle bollette utenze, con conseguenti danni economici (interessi di mora, penali etc.) e con il rischio del distacco dell’utenza per morosità, al mancato recapito di riviste quotidiane e periodiche per le quali si è regolarmente corrisposto il prezzo dell’abbonamento etc. etc.)”.

Per quanto sopra esposto, Buccarella sporge denuncia/querela affinché si proceda nei confronti dei responsabili, chiedendone espressamente la punizione a norma di legge per il reato di “interruzione di pubblico servizio” e/o per tutti gli altri reati che l’autorità giudiziaria intenderà ravvisare nei fatti su esposti.

 

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