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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Castrignano del Capo

Dopo l’ok della Provincia, strada in discesa per l’alberghiero a Leuca

Soddisfazione espressa dalla Pro Loco, che ripercorre gli anni persi nella discussione sul tema. Ma manca ancora il placet della Regione. "Leuca - precisano - più degli altri territori sub provinciali ha bisogno di investimenti"

LECCE - Dopo numerosi tentativi in diversi anni, dalla Provincia di Lecce è arrivato il lascia passare e, come stabilito dalla delibera di giunta del 12 dicembre 2011, dopo Otranto, Santa Cesarea, Ugento, anche Leuca avrà, col benestare eventuale della Regione, una sezione di scuola alberghiera, dipendente dal Bottazzi di Casarano. Dalla Pro Loco di Leuca sottolineano che se Otranto, addirittura la “contigua Santa Cesarea” e “la non tanto turistica Ugento”, “potevano avere una scuola corrispondente alla vocazione economico-produttiva dello specifico territorio, e di fatto ce l’hanno da diverso tempo, perché non anche Leuca, che forse vanterebbe maggiore rilevanza turistica, corrispondendo così più adeguatamente alle politiche di sviluppo economico?”.

Dalla Pro Loco sottolineano come, invece, ci siano voluti più di quindici anni, perché un territorio potesse avere una scuola professionale, e quindi possibilità di crescita con riferimento anche ad una domanda occupazionale che si coniugasse alle risorse ambientali e alle autoctone potenzialità economico-produttive: “Che Leuca – precisano - abbia una rilevanza turistica sia per fattori ambientali-paesaggistici, sia per fattori antropici, non dico esclusiva, anche se è tale per certi aspetti (per il turismo religioso per es.), ma sicuramente pari a quelli più riconosciuti, come Gallipoli e Otranto, è un fatto incontestabile”.

“Ma Leuca – proseguono - più degli altri territori sub provinciali ha bisogno di maggiori investimenti per attuare  al meglio la sua potenziale vocazione economico-produttiva tutta incentrata sulla risorsa turistica e su tutto l’indotto collegato a questa risorsa. In questo modo si darebbe ad un territorio reso privo di ogni attenzione da parte delle istituzioni per tanti anni, anzi per tanti secoli, non tanto una chance risarcitoria, quanto di crescere e di svilupparsi  secondo le sue possibilità”.

Per far ciò servono infrastrutture. E ci si accinge a provvedere e, quindi, a completare  in un certo senso una programmazione economico-produttiva che prevede un porto e l’ammodernamento della Ss 275. Ma anche l’accoglienza e la ricettività avrebbe bisogno, secondo i membri della Pro Loco, di luoghi fisici, sempre più numerosi e più adeguati, con personale qualificato e professionalizzato: “Questo risultato può essere ottenuto – precisano - attraverso l’istruzione e la formazione. Quindi pensare ad una scuola di formazione in tale senso e in loco  è logico e naturale. Resta solo da chiedersi perché tanto tempo per capirlo e attuarlo”.

“È vero – ricordano - che a remare contro questa iniziativa sono sorte remore di carattere campanilistico, che vogliono impedire l’esito positivo di questa scelta di programmazione scolastica. È la solita gelosa competizione tra scuole, che speriamo non venga a condizionare negativamente chi è chiamato a decidere in ultima istanza, dando così più spazio alle spinte clientelari che alle esigenze del bene comune. Anche perché il contrasto si fonda su poco consistenti  argomentazioni”.

In particolare, “il professionale di Tricase contesta l’iniziativa perché  la sezione che dovrebbe sorgere a Leuca apparterrebbe al Bottazzi di Casarano. Il fatto è che la sezione, per poter essere attivata, bisogna che sorga come espansione e dislocazione di qualcosa di già esistente, e il Bottazzi ha già un settore in tal senso. Ma questo, se resta condizione indispensabile per incominciare l’opera, non significa che in un prossimo futuro, quando la situazione si è consolidata, anche  in una rapporto comparativo di popolazione scolastica, la nuova sezione possa essere inclusa nell’Istituto di Tricase, più vicino e appartenente allo stesso distretto”.

Necessario, dunque, partire secondo la modalità già predisposta, per non rischiare che anche questa volta Leuca non ottenga “ciò che le spetta legittimante”, ossia “la sua scuola alberghiera”: l’auspicio resta quello di poter partire già nel prossimo anno scolastico con la propria sezione attiva.

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