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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia Otranto

Ex Club Med, lavoratori sull'orlo di una crisi di nervi. L'Usb placa gli animi

Il villaggio, ora a guida Bestar, ha riaperto, ma restano i timori degli stagionali sulla situazione occupazionale. Caricato: "Le ultime 18 unità assunte entro metà luglio". Poi rammenta che "la struttura ad aprile era chiusa"

OTRANTO - Un accordo di sub-gestione con una nuova società, la Bestar di Macerata, per garantire all'ex Club Med di Otranto di continuare ad esistere: era stato questo l'approdo nella lunga e faticosa trattativa, che ha visto il sindacato e le istituzioni in prima linea per salvare la storica struttura turistica e i livelli occupazionali, dopo che la vecchia gestione aveva deciso di levare le tende, venendo meno al legame contrattuale per la stagione 2013. 

Ma, nonostante l'accordo, resta alta la tensione tra i lavoratori stagionali, soprattutto quelli otrantini, che continuano a temere per la propria situazione occupazionale. La preoccupazione è montata dopo che una delle lavoratrici locali, Sonia Abbatepassero, ha voluto esplicitare il proprio disappunto attraverso un social network direttamente al sindaco di Otranto, Luciano Cariddi, lamentando il fatto di essere ancora in casa a stagione in corso, con conseguenze sull'indennità di occupazione.

Nel post di protesta, la lavoratrice ha poi accusato l'amministrazione locale di "assoluta latitanza", sottolineando alcune incongruenze sulla distribuzione del lavoro, con orari assurdi "da sfruttamento".

Interpellato sui disagi Salvatore Caricato, segretario dell'Usb, sindacato protagonista nella vertenza specifica, ha chiarito alcuni nodi della vicenda: sono 72 i lavoratori stagionali totali interessati, ma, al momento, la maggior parte di loro, già dal 1° giugno, è stata assunta dalla nuova gestione. Restano 18 unità, dipendenti delle ditte appaltate, che, come previsto nell'accordo di mediazione, saranno assunte entro e non oltre la metà di luglio.

Caricato si appella alla memoria dei fatti: "Non dobbiamo dimenticare - spiega -che, ad aprile, la struttura era chiusa. Oggi, invece, grazie all'impegno del sindacato e delle istituzioni che ci hanno supportato è subentrata una società con la garanzia di garantire i livelli occupazionali". Certo, le difficoltà esistono, ma il punto nodale sarebbe un altro: "Abbiamo salvato la struttura e dobbiamo anche tener conto che Bestar, il nuovo tour operator, ha voluto investire in una situazione non facile, lasciata dalla vecchia gestione".

"Purtroppo, la verità dei numeri dice che oggi, per via di una tardiva apertura, della mancata pubblicità e della crisi economica, ospiti della struttura sono circa 300 persone, che, nei prossimi giorni, diverranno la metà. Nonostante il villaggio sia vuoto, la maggior parte del personale è stato comunque assunto, con le stesse modalità degli anni passati: anche nella stagione scorsa, i lavoratori venivano chiamati gradualmente. Purtroppo, se non ci sono camere prenotate, appare difficile anticipare l'assunzione dei lavoratori delle ditte appaltate, che si occupano della pulizia delle stanze stesse".

C'è un altro errore lasciato in eredità dalla vecchia gestione, che sta penalizzando, però, i lavoratori con maggiore anni di servizio, ossia quello di non aver fornito al tour operator subentrante elenchi sulla base dell'anzianità di opera nella struttura. Quanto ai lavoratori rumeni, che Caricato definisce altamente qualificati ("sono dei capi partita e conoscono quattro lingue"), la questione della turnazione è figlia di un altro problema: "Club Med aveva personale all inclusive, dove il barista e il banconista avevano specifiche mansioni. Oggi, la situazione è diversa e le mansioni sono generiche".

Sul capitolo "indennità di disoccupazione", Caricato chiarisce: "Si confondono i problemi, in quanto anche nella migliore situazione possibile, per i lavoratori stagionali che non hanno avuto altri impieghi nell'anno, la difficoltà si sarebbe posta visto che la normativa vigente ha portato le giornate complessive utili per accedere all'indennizzo da 78 a 91".

"Gli obiettivi per quest'anno - ribatte - erano quelli di permettere alla struttura di riaprire e di salvaguardare i livelli occupazionali, nella prospettiva che l'assegnazione definitiva del 2014 possa essere risolutiva della situazione". In tal senso, il sindacalista, riscontrando l'impegno di Bestar nell'anno corrente, ritiene che la Regione Puglia debba essere parte propositiva nell'assegnazione definitiva della gestione ventennale del villaggio, tenendo conto dello sforzo del tour operator per la stagione in corso. 

Anche il sindaco di Otranto, Luciano Cariddi, è intervenuto ricordando come l'amministrazione sia stata al fianco lavoratori "nel tentativo di riuscire, in qualche modo, a mantenere aperto quel villaggio, dal momento che Club Med ha comunicato la propria volontà di non volerlo gestire più": "Non è stato certo facile - chiarisce il sindaco - trovare un nuovo gestore che si facesse carico di un impegno non da poco, e in tempi che definire stretti è un eufemismo. Ciò nonostante, e grazie al contributo dei tanti, istituzioni, sindacati e lavoratori, si è riusciti a veder garantita l’apertura per la stagione in corso".

Un risultato "notevole", in quanto se il villaggio fosse rimasto chiuso, "non avrebbe riaperto più, con facilità, neanche negli anni a venire": "Quanto alle persone non ancora assunte - aggiunge -, purtroppo, in questa stagione il villaggio ex Club Med non rappresenta una eccezione. Ci vuole poco per costatare come un po’ tutte le altre strutture ricettive presenti sul territorio siano, ad oggi, ancora sotto organico rispetto alla media delle assunzioni garantite negli anni precedenti. Ciò è dovuto ad una scarsa presenza di turisti che ancora non garantiscono buoni livelli di occupazione di posti letto disponibili".

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