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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Dal tablet del pescatore allo smartphone del cliente: due notifiche e il pranzo è servito

Presentata l'applicazione gratuita che consente ai clienti di prenotare il pesce quando ancora l'imbarcazione è in mare e di ritirarlo una volta giunta in banchina. Interessati dal progetto, finanziato dal Gac Adriatico Salentino, tutti i porti dalle marine di Vernole a quelle di Diso

LECCE – Abituatevi a immaginare il pescatore salentino con il tablet sotto il braccio. Ci vorrà qualche tempo per prendere dimestichezza con il supporto, ma la strada è segnata.

Almeno quella tracciata dal Gruppo di Azione Costiera Adriatico Salentino che oggi ha presentato un’applicazione per smartphone che pone in collegamento diretto chi esce in mare con il consumatore finale. Dalle marine di Vernole scendendo a sud fino a quelle di Diso sarà possibile ritirare il pescato direttamente in banchina, dopo averlo prenotato quando ancora l’imbarcazione dovrà fare rientro.

Sarà anzi il pescatore a preannunciare l’uscita e successivamente a comunicare l’effettivo pescato. Questo consentirà al cliente di fare il proprio ordine. FishDirect, pensata e sviluppata dalla cooperativa Elif, è stata presentata questa mattina presso l’Open Space di Palazzo Carafa dal presidente da Francesco Pacella e Giuseppe Scordella, rispettivamente presidente e direttore del Gac, e da Giuseppe Santoro, responsabile del progetto.

L’applicazione, per sistemi Android o Ios, è gratuita e prevede una semplice registrazione con l’inserimento di alcune opzioni – ed esempio il porto di riferimento e il tipo di pesce desiderato – che consentiranno la ricezione di una notifica con tutte le uscite dei pescatori. A battuta finita dall’imbarcazione partirà un’altra notifica che il sistema centrale dirotterà sui potenziali clienti indicante la quantità e la qualità del pesce effettivamente pescato.

Il sistema studiato elimina quindi la figura dell’intermediario, favorendo una convenienza economica, e permette anche la raccolta di informazioni necessarie al Gac – che presto sarà assorbito dal Gal (gruppo di azione locale) – per scegliere le strategie di intervento per lo sviluppo costiero e la valorizzazione delle risorse ittiche disponibili.

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