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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

L'agricoltura riparte con i giovani. Le imprese e la vice ministro a confronto

Al mercatino domenicale di Coldiretti, Teresa Bellanova ha ascolto le storie di giovani imprenditori salentini. E sul caporalato monito alle Regioni: "Basta con i ghetti, investire in integrazione"

LECCE - Il direttore provinciale di Coldiretti, Giuseppe Brillante, e il presidente, Pantaleo Piccino, hanno accolto il vice ministro per lo Sviluppo Economico, Teresa Bellenova, nel mercatino domenicale di piazza Ludovico Ariosto.

Con l'esponente del governo anche il deputato del Pd Salvatore Capone, per discutere delle criticità del settore ma anche dei segnali incoraggianti che stanno emergendo: primo tra tutti l'incremento del 16 per cento, degli agricoltori professionali, con un numero sempre crescente di under 40 che scommettono, anche con approcci innovativi, sui prodotti della terra. 

I dati sono motivo di grande soddisfazione per il direttore di Coldiretti che ha chiesto una maggiore tutela del made in Italy dalla concorrenza spesso sleale di altri mercati. A testimoniare la rinnovata vivacità del settore sono intervenuti nel dibattito quatto soci: Aldo Reho, allevatore di pesce in mare aperto, Daniela Margarito, imprenditrice agricola e produttrice di miele, Giovanna Melcarne, veterinaria, allevatrice e produttrice di yogurt e derivati del latte e Marcello Rossetti, imprenditore agricolo e titolare dell'azienda “Sikalindi” che produce arredi e mobili rivestiti con fibra di fico d'india, vincitore nazionale del concorso di Coldiretti “Oscar Green” 2013.

"La green economy - ha commentato a margine dell'incontro la vice ministro - è valutata in modo positivo da tanti giovani e noi dobbiamo dare lorogli strumenti giusti. Continuo a dire che quando anche mio figlio considererà questo settore come una prospettiva d’interesse, noi avremmo fatto il nostro dovere. Non c’è solo lavoro povero, ma anche di qualità, con la possibilità di remunerare il capitale investito, basta che la filiera funzioni nella sua interezza e sono orgogliosa di aver posto nella cabina di regia nazionale questo tema: bisogna far funzionare la catena del valore con una redistribuzione che le parti devono convenire. Non si può scaricare tutto il costo e la responsabilità sul primo anello, cioè sul coldiretti_mercatino-2produttore e distribuire il valore aggiunto sulla trasformazione e sulla commercializzazione. Ho chiesto di inserire un elemento di valutazione: la grande distribuzione deve dire alle imprese che si impegna a distribuire i prodotti fatti in Italia, dalle aziende della cabina di regia, quelli che vengono raccolti e trasformati rispettando i diritti dei lavoratori".

Teresa Bellenova è da tempo impegnata per meglio definire e rendere efficienti le strategie di contrasto al caporalato. Purtroppo nelle campagne italiane, e non solo del Sud, si continua a morire per le pessime condizioni di lavoro e, nonostante qualche passo in avanti dal punto vi sta legistivo, la strada da fare è ancora lunga: "Abbiamo convocato un incontro proprio la settimana scorsa con le grandi associazioni di volontariato, e poco prima, quando ero ancora sottosegretario al Lavoro, con Libera, Caritas, protezione civile non solo perché stiamo lavorando in sede parlamentare sul disegno di legge per il contrasto al caporalato, ma anche perché prepariamo l’inserimento del reato di grave sfruttamento del lavoro e della confisca dei beni nel Codice antimafia. Siamo impegnati con la rete del partenariato sociale perché dobbiamo essere pronti per le prossime campagne di lavorazione per evitare quanto visto fino ad oggi e stiamo chiedendo alla Regioni di fare fino in fondo il loro dovere: basta ghetti, dobbiamo lavorare per inserire i cittadini migranti nelle nostre comunità, quelle risorse anziché destinarle ad alimentare i luoghi dove si produce tanta violenza devono essere destinati a fare processi di inserimento".

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