rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Lavoratori Supercentro a rischio licenziamento: i sindacati proclamano lo sciopero

La richiesta, al prefetto, di aprire un tavolo sulla vertenza. Perrone, Uiltucs Uil: "Le società coinvolte devono trovare soluzioni per salvaguardare i 28 posti di lavoro"

SAN CESARIO – Un inizio d'anno con il fiato sospeso, quello di 28 lavoratori divisi tra i due cash&carry che si trovano a Sava e Nardò, di proprietà di Supercentro, e negli uffici amministrativi di Taranto. I sindacati Filcams Cgil e Uiltucs Uil hanno dichiarato lo stato d'agitazione ed hanno proclamato un'intera giornata di sciopero venerdì 10 gennaio con un sit-in di due ore, dalle 10 alle 12, davanti alla sede del punto vendita di San Cesario di Lecce.

Le organizzazioni sindacali intendono sventare i possibili licenziamenti ed hanno chiesto alla prefettura di aprire un tavolo per affrontare la situazione, chiamando a responsabilità tutte le società coinvolte: Aligros e Supercentro, innanzitutto, e l'ultima azienda subentrata, Maiora srl.

Per riannodare i fili della vertenza è necessario fare un passo indietro, tornando al 2013 quando Aligros decise di affittare un ramo d'azienda, che comprendeva i cash&carry di San Cesario e Monopoli, a Supercentro.

La società subentrata ha rilevato anche il personale dipendente, dichiarando sin dal primo momento, che un surplus della forza lavoro rispetto alle esigenze produttive. Supercentro attivò quindi una procedura di mobilità chiusa con un contratto di solidarietà.

Allo scadere dei termini del contratto, la società individuò comunque una certa quota di lavoratori in esubero che trovò una ricollocazione nei punti vendita di Sava e Nardò, andando così a colmare alcuni spazi organizzati. Il personale amministrativo fu invece impiegato negli uffici di Taranto.

Il problema degli esuberi si è però ripresentato qualche anno dopo: a metà del 2019 infatti, Aligros ha deciso di non rinnovare il contratto a Supercentro ma di affittare il medesimo ramo d'azienda a Maiora srl.

“Supercentro ha messo le mani avanti, dichiarando subito che quelle 28 unità di personale già ricollocate risultavano in esubero. Questi lavoratori dovevano ritornare quindi sotto l'ala di Aligros o avviarsi verso il licenziamento, tant'è vero che Supercentro nei mesi scorsi ha aperto una procedura di mobilità – spiega la segretaria di Uiltucs Uil di Lecce, Antonella Perrone -. La situazione è quindi precipitata quando Supercentro ha perso i due affitti e ha dichiarato di dover modificare la propria struttura economica e organizzativa”.

Le organizzazioni sindacali hanno tenuto diversi incontri sia con Supercentro sia con Maiora, chiedendo a entrambe le società di trovare una soluzione per mantenere i livelli occupazionali.

“La prima risposta di Maiora è stata negativa – commenta la sindacalista – mentre gli amministratori di Supercentro si sono messi a disposizione per valutare la possibilità di conservare alcuni posti di lavoro. Tuttavia, siccome il modello organizzativo di Supecentro prevede l'esternalizzazione delle attività di movimentazione, Supercentro ha chiesto alla ditta di logistica esterna di assorbire alcune unità di personale”.

“Questa è stata la proposta di Supercentro, rispedita al mittente per due ragioni – aggiunge Perrone-: riteniamo che la società dovrebbe mantenere il personale dipendente alle medesime condizioni, laddove gli spazi organizzativi sono rimasti invariati. In più la legge prevede che, nel caso di esternalizzazioni, il personale adibito a questi servizi appaltati mantenga alcuni diritti ed alcune garanzie. Supercentro è tenuta a osservare in maniera scrupolosa il dettato legale sul fronte delle esternalizzazioni”.

La trattativa tra le parti è in una fase di stallo e il prossimo, e forse inevitabile passo sarà quello dello sciopero. L'occasione sarà utile ai sindacati per chiedere a Supercentro e Maiora di impegnarsi affinché nessun posto di lavoro vada in fumo.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lavoratori Supercentro a rischio licenziamento: i sindacati proclamano lo sciopero

LeccePrima è in caricamento