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Economia aziendale orientata alla crescita. Al via il Convegno dei docenti Aidea

Tre giorni di studio tra accademici e non presso l’Hilton Acaya Resort. L’Accademia italiana sceglie il Salento per il suo evento di respiro internazionale. Si indagherà anche sul contributo delle tecniche economiche nel settore pubblico

LECCE - Corre il bicentenario della fondazione dell’Accademia italiana di economia aziendale: un evento che Aidea (questo l’acronimo) intende celebrare con un convegno tematico. In programmazione a Lecce, presso l’Hilton Acaya Resort, nei giorni 19,20 e 21 settembre, l’evento ospiterà più di 650 iscritti, tra accademici e non.

Il convegno, aperto ai membri della stessa accademica e agli studiosi italiani e stranieri di tutte le discipline afferenti i settori scientifico – disciplinari dell’economia aziendale, avrà un largo respiro internazionale garantito dalla presenza di un centinaio di cattedratici provenienti dalle più prestigiose università del mondo.

I numeri dell’evento garantiscono, quindi, quel prestigio e quell’apertura verso i processi di internazionalizzazione che è stato considerato, per molto tempo, il punto debole dell’Aidea: i paper che verranno discussi durante i lavori saranno circa 150; le case editrici nazionali ed internazionali che hanno aderito circa 10; gli editori di riviste di settore sono 15 di cui 7 internazionali.

Il cuore dei lavori accademici ha una valenza tutt’altro che retorica e ruota intorno al ruolo dell’azienda nell’economia contemporanea. Come ha spiegato lo stesso presidente del comitato organizzatore, Nicola Di Cagno al margine della conferenza odierna di presentazione che si è tenuta presso il rettorato dell’ateneo salentino, il convegno tenterà di offrire una risposta articolata ad una domanda strategica per il futuro: “Esiste un modello aziendale orientato alla crescita?”.

In altre parole l’economia aziendale, intesa come l’insieme delle discipline relative alla produzione, alla distribuzione, al consumo, alle relazioni con i mercati, all’organizzazione delle risorse e delle persone, alla rilevazione del valore prodotto ed alla sua distribuzione, può essere decisiva per la crescita del sistema economico?

L’eccellenza della ricerca universitaria (in cui il Salento non gioca un ruolo secondario), concentrata nei lavori inediti presentati al convegno Aidea, ha cercato di fornire le prime risposte. Innanzitutto l’applicazione dei ‘sani’ principi di gestione aziendale nel settore pubblico, mediante l’introduzione delle tecniche rodare dai privati, può migliorare in modo significativo il funzionamento delle organizzazioni. Ciò vale per contesti quali la sanità, la scuola, l’università, la gestione del patrimonio artistico e culturale.

Allo stesso modo anche le imprese possono migliorare, colmando il gap ancora significativo tra le teorie economiche e l’esperienza reale, attraverso una crescita sia della cultura manageriale che delle ricerche di settore.

Come aggiunto dai relatori odierni, Amedeo Maizza, Fabio Fortuna del comitato organizzatore, Vittorio Boscia, proveniente dall’area bancario/finanziaria e scelto dal neorettore Vincenzo Zara per il ruolo di prorettore vicario, l’Italia ha fornito il suo contributo speculativo per la scienza. Ma il tessuto economico composto da innumerevoli micro-imprese è davvero pronto a recepire i principi della più evoluta economia aziendale?

Strategico in questo senso è il ruolo dell’università, nel suo legame a doppio filo con il territorio d’insediamento. Nel caso dell’ateneo salentino, la facoltà di economia fu inaugurata nel 1987: dopo oltre 20 anni la sinergia tra lo sviluppo industriale e turistico e la ricerca universitaria fa sentire i suoi effetti positivi. “E’ necessario rafforzare e concretizzare questa sinergia con le professioni economiche per ottenere risultati davvero importanti”, ha concluso il presidente Nicola Di Cagno.

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