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Economia

L’insostenibile Tasi. Inquilini e studenti sul piede di guerra per gli aumenti

Link Lecce e i sindacati Sunia, Sicet ed Uniat chiedono l’attivazione di un tavolo tecnico, presso il Comune di Lecce, finalizzato all’azzeramento della tassazione. “Scelta iniqua ed incostituzionale che grava sui giovani e sulle famiglie meno abbienti”

LECCE – Lamentele, ripetute e pressanti, giungono alle segreterie sindacali in merito all’introduzione della nuova tassa comunale denominata Tasi. Sunia, Sicet, Uniat hanno deciso di intervenire a partire da una premessa: com’è noto, la nuova imposta denominata tassa sui servizi indivisibili è a carico sia del possessore che dell’utilizzatore dell’immobile, con una percentuale che per quest’ultimo varia dal 10 al 30 percento.

“Fin dal momento della sua introduzione- spiegano i sindacalisti -, abbiamo da subito sostenuto che per gli inquilini, la Tasi è una scelta ingiusta ed incostituzionale, soprattutto se si pensa all’ulteriore peso di natura economica pendente in capo ai giovani universitari e famiglie meno abbienti”.

Ad oggi sono ancora tanti i Comuni che non hanno ancora deliberato l’aliquota Tasi e fra questi anche il Comune di Lecce, essendo intervenuta la proroga a livello governativo fissata al 16 ottobre di quest’anno.

“Pur tuttavia dobbiamo registrare – proseguono loro- , ovvero accogliere positivamente, le iniziative già adottate da diversi Comuni d’Italia, avendo in Consiglio comunale deliberato di ridurre, conseguentemente per l’anno 2014, l’aliquota base prevista dalla legge numero 147/2013 fino all’azzeramento della stessa per tutte le tipologie di fabbricati ivi compresa l’abitazione principale”.

Per queste ragioni, condividendo le legittime lamentele da parte degli affittuari e dei giovani universitari, le tre segreterie sindacali e l’associazione studentesca Link Lecce, si sono rivolte al sindaco Paolo Perrone per  chiedere l’attivazione di un tavolo tecnico al fine di addivenire trovare un accordo utile all’azzeramento della Tasi.

E a proposito degli universitari i coordinatori di Link fanno presente che, ormai da molti anni, “si assiste allo smantellamento del diritto allo studio e del welfare studentesco in tutte le sue forme e declinazioni”. L’ultima prova sarebbe fornita dal decreto sui livelli essenziali delle prestazioni che, con l’inasprimento dei criteri di merito per richiedere una borsa di studio, porterebbe ad una vera e propria espulsione di massa dai luoghi della formazione.

All’interno del welfare studentesco, diventa fondamentale occuparsi del diritto all’abitare: “L’ultimo provvedimento legislativo che abolisce l’Imu introduce la Iuc (Tari, Tasi, Imu), dunque tasse ancora più onerose, che gravando molto di più sugli inquilini e quindi sugli studenti”. Dalle prime stime gli studenti fuori sede saranno i destinatari di queste nuove tasse, con esborso stimato tra i 300  e i 450 euro.

“Spese sempre più difficili da sostenere – denunciano i ragazzi - che spingono gli studenti a non prendere in affitto un appartamento, e ad essere pendolari per continuare a studiare. Tasse in aumento che disincentivano gli studenti a vivere l’università e la città di Lecce che necessita della vivacità non solo culturale, ma anche del dinamismo che è rappresentato dalle migliaia di giovani che vivono Lecce”.

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