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Economia

Monitorare i finanziamenti alle imprese: ecco il “Faro sul credito”

Nasce un osservatorio specifico per approfondire tematiche economiche e finanziare, analizzando i dati della Banca d'Italia e l'andamento dei finanziamenti erogati alle imprese salentine. Intanto, a gennaio prestiti in aumento

LECCE - Un “Faro sul credito” per monitorare l’ammontare degli impieghi bancari in provincia di Lecce. La cooperativa di garanzia “L’Artigiana” lancia un nuovo servizio utile all’approfondimento delle tematiche economiche e finanziare. In buona sostanza, verranno analizzati i dati della Banca d’Italia, per osservare l’andamento dei finanziamenti erogati alle imprese salentine.

Saranno elaborati e diffusi gli importi complessivi distinti per settore produttivo (“servizi”, “manifatturiero”, “costruzioni”) e per dimensione aziendale (imprese con meno di venti addetti e quelle con oltre venti addetti). Le cifre saranno confrontate sia su base mensile sia su base annuale, con l’obiettivo di garantire uno specifico servizio di informazione sul credito rispettando una periodicità mensile.

Le elaborazioni e i dossier sul credito saranno messi a disposizione delle istituzioni e degli altri “stakeholder”, quali clienti di servizi, fornitori, banche, finanziatori, partner di prodotto, consulenti, associazioni di impresa, sindacati e gruppi di interesse locali. L’attività sarà condotta da Davide Stasi: “Si tratta di un ulteriore passo avanti verso la crescita e la modernizzazione della cooperativa di garanzia L’Artigiana - spiega il presidente Corrado Brigante -, s’intende offrire, così, un nuovo servizio a disposizione di coloro che vogliono approfondire tematiche economiche e finanziarie. In questo modo è possibile accendere i riflettori sul credito per orientare al meglio gli interventi delle istituzioni e delle banche, rispondendo in maniera più efficace e tempestiva alle esigenze delle imprese salentine”.

Intanto, dai primi dati rilevati, risulta che i prestiti alle imprese salentine siano in aumento. L’osservatorio ha visto, come, in particolare nel mese di gennaio, la dinamica del credito sia cresciuta appena dello 0,81 per cento rispetto al mese precedente: da tre miliardi e 984milioni di euro concessi a dicembre si è passati a quattro miliardi e 16 milioni a gennaio, con una variazione è di 32 milioni.

Guardando ai settori, il comparto dei servizi è salito dell’1,07 per cento (da due miliardi e 72 milioni a due miliardi e 95 milioni); il manifatturiero dello 0,39 per cento (da 872mila a 876mila) e le costruzioni dello 0,31 per cento (da 854mila a 856mila). La “fetta” più cospicua è andata alle imprese con più di venti addetti, mentre la restante a quelle più piccole, nonostante quest’ultime rappresentino la quasi totalità delle aziende dell’intera provincia di Lecce. Si tratta di prestiti cosiddetti “vivi”, cioè finanziamenti al netto delle sofferenze e delle operazioni di pronto conto termine.

“Nonostante questi numeri tutto sommato positivi - spiega Brigante - persistono ancora grosse difficoltà nell’accesso al credito. Negli ultimi mesi si è accentuato il fenomeno del ‘credit crunch’ (stretta creditizia). Per giunta l’incremento dei tassi sul mercato dei titoli di stato ha contagiato il mercato del credito al sistema produttivo: a dicembre, il tasso medio per le imprese sui nuovi finanziamenti di qualsiasi importo è stato dell’1,39 per cento più alto rispetto all’anno prima, mentre quelli fino ad un milione di euro mostrano un tasso ancor più elevato dell’1,74 per cento”.

Così il tasso alle imprese, per importi fino a 250mila euro, è arrivato al 5,28 per cento: “I tassi pagati dalle imprese - precisa - sono sempre più sganciati dall’Euribor. La crisi del 2008, infatti, ha innalzato il divario fra i tassi di interesse bancari e l’Euribor a tre mesi che ha oscillato attorno al punto e mezzo percentuale per oltre due anni”.

Dal minimo dell’1,53 per cento registrato a maggio 2011, lo spread ha iniziato a crescere ininterrottamente toccando il 2,75 per cento, il valore più alto dal 2008: “Oggi - conclude il presidente - la situazione è in via di miglioramento, considerata la discesa dello spread, anche se la volatilità resta alta, ma, come detto, non mancano le difficoltà soprattutto per le micro e piccole aziende salentine che rappresentano l’ossatura del nostro sistema economico”.

 

 

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