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Navi da crociera nella baia di Castro: tavolo tecnico per la sicurezza

In molti ricordano l'inchino della Costa Serena nell'estate del 2009. Una società ha presentato un progetto, sulla scia di diverse località di prestigio

CASTRO – Correva l’estate del 2009 e la Costa Serena, ogni lunedì sera, faceva l’inchino a Santa Cesarea Terme e a Castro, tra fuochi d’artificio sparati a terra e flash fotografici.

In un futuro non troppo prossimo quei tempi potrebbero tornare. Avanza infatti a piccoli passi il progetto avanzato circa quattro anni addietro dalla società Onda Blu di Castro per consentire alle navi da crociera di ormeggiare alla fonda, come avviene in talune circostanze a Otranto e con sistematicità in molte altre località turistiche italiane e straniere.

Le condizioni sono favorevoli: il pescaggio è abbondante e la zona è abbastanza protetta dai venti settentrionali. Nei giorni scorsi si è svolta una riunione tecnica per quanto riguarda la cosiddetta port security, cioè la parte relativa alla vigilanza (dogana, polizia di frontiera, etc). Si tratta di servizi essenziali che devono essere svolti con accuratezza e che necessitano di una infrastrutturazione logistica che adesso, secondo il titolare della società di trasporti e noleggio, è ampiamente possibile.

Le potenzialità di una iniziativa del genere per il territorio di Castro e non solo sono tante: turisti qualificati che scendono a terra, sono turisti che consumano, che vogliono visitare musei e luoghi caratteristici, che acquistano prodotti di artigianato e di enogastronomia. 

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