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Economia Otranto

Porto turistico, Consiglio di Stato accoglie l’istanza di sospensione

In vista del giudizio di appello sul progetto il prossimo 5 giugno, i giudici amministrativi approvano la sospensiva. Letture politiche diverse sul passaggio. Sammarruco: "Serve dialogo tra enti". Cariddi: "Non cambia nulla"

OTRANTO - In via cautelare il Consiglio di Stato, chiamato ad esprimersi sull’appello del Ministero per i Beni e le attività culturali sul vincolo storico-monumentale nella baia del porto e sulla sentenza del Tar Puglia che ha dato ragione al Comune di Otranto, ha accolto l’istanza di sospensione, per avviare un ragionamento “a bocce ferme” sulle valutazioni che andranno ad incidere sul giudizio finale di merito.

C’è già la data in cui la matassa verrà sbrogliata dai giudici amministrativi romani ed anche questa rappresenta una notizia, in quanto i tempi in cui si approderà ad un’espressione definitiva restano ristretti: il termine utile fissato per il parere del Consiglio di Stato è infatti il 5 giugno prossimo. Ovviamente sul dato tecnico della sospensiva, ci sono riletture diverse tra i protagonisti politici locali. Il capogruppo di opposizione, Corrado Sammarruco, candidato sindaco alle prossime amministrative, sottolinea come al di là di questo passaggio le “opere vadano fatte”, ma resti un problema di “metodo”.

“Quando c’è stato il giudizio del Tar – afferma l’avvocato -, abbiamo visto un atteggiamento troppo trionfalistico sulla vicenda, con il risultato che oggi l’avvio della cantierizzazione subirà un nuovo allungamento. Credo che il messaggio chiaro che arrivi da questa evoluzione è che in ambito amministrativo lo scontro frontale tra enti non aiuti mai il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Bisogna perseguire in ogni modo il dialogo, per arrivare ad una fattiva collaborazione tendente al bene del progetto e della città”.

Di diverso avviso il sindaco, Luciano Cariddi: “La sospensiva non cambia gli scenari, in quanto l’oggetto principale della discussione riguarda l’infrastruttura esterna, su cui peraltro ci stiamo confrontando direttamente con tutti i soggetti coinvolti. A breve, tra l’altro, incontreremo proprio la Soprintendenza ed insieme troveremo le soluzioni necessarie per tutelare i luoghi senza vessare l’iter procedurale in corso. D’altra parte, la buona notizia è che riusciremo ad avere un giudizio di merito in tempi molto ristretti”.

L’avvocato che difende nel procedimento le ragioni del Comune, Mauro Finocchito, sottolinea l’equilibrio del dispositivo: “Da un lato tutela l’esigenza di valutare ed approfondire le posizioni delle parti, dall’altro, indicando da qui a due mesi e mezzo la data della decisione dimostra come i giudici abbiano riconosciuto l’importanza strategica dell’opera”.

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