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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Partite Iva, nel Salento più nove per cento nel 2014. Lecce seconda provincia di Puglia

Uno studio condotto da Confartigianato Imprese, sulla base di alcuni dati forniti dal Dipartimento delle finanze, ha confermato l’incremento in tutta la regione delle posizioni fiscali. L’unica eccezione, la provincia di Barletta Andria Trani

LECCEVerrebbe da pensare il  contrario e, invece, stando agli ultimi dati forniti da Confartigianato Imprese Puglia, su dati elaborati dal Dipartimento delle finanze, il numero delle partite Iva è aumentato nel corso del 2014. Nel corso del 2014, in Puglia, sono state aperte 36.926 partite Iva Il Tacco si aggiudica, per quantità, il secondo posto nella classifica dei capoluoghi pugliesi, preceduto dal Barese.

Alla provincia leccese va, infatti, il 21,8 per cento: più precisamente, il Salento è passato da 7mila e 378 partite Iva alle attuali 8mila e 44, con una crescita di 666 unità, pari al nove per cento. Nello studio rientrano i liberi professionisti come avvocati, medici e architetti, le ditte individuali, le società di persone, le società di capitali e le altre forme giuridiche. I numeri parlano chiaro: si fa sempre più ricorso alle partite Iva, per trovare un’occupazione con maggiore facilità.

La provincia di Bari ha acceso 11mila e 306 posizioni fiscali, con un incremento del 7 per cento.  Seguono i comuni di Foggia, Taranto e Brindisi. In calo, infine, l’andamento di Barletta-Andria-Trani, con uno 0,5 per cento in meno rispetto all’anno precedente.  La concentrazione di incrementi, peraltro, si nota soprattutto nei mesi di novembre e dicembre. Forse a causa di alcune novità contenute nella Legge di stabilità del 2015.

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