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Economia Santa Cesarea Terme

Terme e polemiche, la replica di Serra che annuncia il ricorso alle vie legali

Il presidente della società termale, stanco delle accuse alla sua gestione, vuole verificare i presupposti per un’azione legale contro chi “lede l’immagine della Terme spa”: “Lavoratori chiamati in ritardo per il calo di curisti”

SANTA CESAREA TERME – Salvatore Serra, presidente delle Terme di Santa Cesarea, non ci sta e replica alle accuse degli ex lavoratori sulla sua “gestione fallimentare”. In una nota sottolinea come da tempo la Terme di Santa Cesarea SpA e la sua persona vengano prese di mira da attacchi ripetuti e preordinati che ne ledono l’onorabilità: “Per questo motivo – precisa - sono costretto a valutare il ricorso alle vie legali per difendere me stesso e la società. Nei prossimi giorni infatti, con i miei legali e con quelli della società verificheremo i presupposti per agire contro i responsabili del disegno messo in atto che discredita le persone e danneggia l'immagine della ‘Terme spa’”.

“Non ho mai condiviso – aggiunge - il ricorso all'azione legale per difendere le ragioni personali, ma stavolta è stato superato il limite della decenza. Spargere notizie e dati falsi, raccontare di gestioni disastrose e spreco di risorse, definire sordi il presidente Vendola e il sottoscritto, dimostra che è in atto un chiaro attacco politico astutamente costruito da chi, generando confusione e raccontando una realtà diversa, insinua nell'opinione pubblica l’equivoco necessario a produrre sentimenti ostili contro la regione e il presidente delle terme”.

Per Serra, alla fase “dell'ostruzionismo e della denigrazione”, si aggiunge “la strumentalizzazione della protesta dei lavoratori non ancora assunti, cavalcata ed esasperata da qualcuno che utilizza l'aspettativa di lavoro, sacrosanta, per soddisfare la propria repressa sete di potere, nel continuo tentativo di demolire l'amministrazione delle terme”.

Il presidente precisa che il ritardo nella chiamata degli stagionali sia frutto della situazione di crisi generale che ha prodotto nelle terme, come in tutte quelle italiane, un calo dei curisti: “Questa realtà – spiega - ha indotto il management a razionalizzare il costo del lavoro per preservare i conti societari e il futuro degli stessi lavoratori; l’operazione di razionalizzazione dei costi è stata espressamente sollecitata dal collegio sindacale che ha chiesto, in particolare, di ridurre il costo del lavoro diventato, negli ultimi anni, sproporzionato in rapporto ai ricavi”.

Pertanto, martedì scorso nell'incontro informativo con le organizzazioni sindacali, la direzione si è impegnata a venire incontro alle richieste dei lavoratori per quanto compatibile con il flusso dei curisti: “Questo è, quindi – ribadisce -, il clima in cui si opera; uno stillicidio quotidiano di polemiche e di comportamenti riottosi di quanti, dalla contestazione in assemblea degli azionisti sull’autenticità della firma della delega di Vendola sino alla diffusione con manifesti del dato inventato dello spreco di milioni e, per finire, all'utilizzo strumentale di qualche lavoratore indotto a scrivere una lettera farneticante, giocano invece la partita per la gestione del potere locale”.

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