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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Nuova scoperta nei laboratori leccesi. Arriva il transistor alimentato dalla luce

Grazie a speciali particelle chiamate "polaritoni", i ricercatori del CnrNano del capoluogo salentino hanno raggiunto un importante traguardo negli studi di optoelettronica. Tramite questi "trasmettitori" hanno infatti messo in funzione il transistor di un pc, permettendogli di eseguire operazioni con la sola luminosità

LECCE  - Uno dei piccoli, grandi miracoli dell’optoelettronica. E, soprattutto, un’altra delle innovazioni sfornate dai laboratori dell’Istituto nanoscienze del Cnr leccese. Un transistor che potrà funzionare grazie ai segnali ottici, è stato infatti progettato dai ricercatori in collaborazione con l’Istituto italiano di tecnologia, l’Università del Salento e quelle di Madrid e Parigi. Uno studio internazionale che ha aperto uno spiraglio nella speranza futura di alimentare questo indispensabile “interruttore”, esclusivamente attraverso l’utilizzo della luce.

Speciali particelle denominate “polaritoni” permetteranno al dispositivo di eseguire alcune operazioni basilari di ogni pc. Almeno al momento. Nei prossimi mesi, infatti, gli scienziati aspirano a rendere possibile anche l’elaborazione di più complessi circuiti logici, sempre grazie ai fasci di luce, che porterebbero ad una migliore efficienza tecnologica, e ad un risparmio dei costi energetici.

Per la ricerca, alla quale hanno partecipato, tra gli altri, anche Dario Ballarini, Milena De Giorgi e Giuseppe Gigli, pubblicata anche su prestigiose riviste internazionali di settore come “Nature Communications”, gli scienziati hanno fatto ricorso a questa sorta di “trasportatori di luce”, così come ha spiegato Daniele Sanvitto, alla guida del laboratorio di fotonica avanzata nel CnrNano di Lecce: “Alimentato da segnali ottico-polaritonici in ingresso, il transistor che abbiamo realizzato restituisce in uscita un segnale amplificato di circa venti volte e in grado di dare l'input a un transistor successivo: è quindi possibile assemblarne diversi in cascata, il primo passo per creare circuiti ottici”.

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