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Sgm nel mirino. Universitari rivendicano la convenzione, sindacati chiedono incontro

Link Udu protesta per i ritardi nell' attivazione della tariffa agevolata. Cgil, Cisl, Uil, Cisal preoccupati per il ripensamento del piano di mobilità ed i livelli occupazionali chiedono una convocazione da parte del sindaco

LECCE -  FIlt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Faisa Cisal di nuovo sul piede di guerra per il problema dei trasporti urbani di cui si occupa la società Sgm partecipata dal Comune di Lecce. Questa volta i sindacati fanno riferimento alla delibera di giunta numero 2004 del 18 dicembre in cui ravvedono un “oggettivo e pericoloso” ripensamento concettuale rispetto al piano della mobilità urbana presentato appena un anno addietro.

Le segreterie evidenziano il potenziale “danno” che la riduzione del servizio, contestualmente alla mancata attivazione delle zone a traffico limitato, arrecherebbe alla “vivibilità” complessiva del capoluogo. Non ultimo, l’allarme sugli effetti potenzialmente negativi nel mantenimento dei livelli occupazionali di Sgm, ha spinto i sindacati a richiedere un incontro urgente con il sindaco Paolo Perrone.

Anche gli universitari di Link Udu puntano il dito contro i vertici aziendali “colpevoli” di aver ritardato la soluzione della vertenza che li riguarda. Dopo aver ottenuto, infatti, in seguito alla mobilitazione del 5 ottobre, l’avvio della concertazione sui trasporti urbani, volta ad offrire una tariffazione agevolata per gli studenti, ora denunciano una “situazione di stallo” che permane ormai da mesi e ostacola la soluzione condivisa anche da Comune di Lecce, Università del Salento e Adisu.

“Nonostante attraverso un tavolo tecnico sia stato dato mandato alla società di trasporti urbani SGM Spa di formulare una proposta di convenzione, con abbonamenti a prezzi più favorevoli, l'azienda non ha ancora formalizzato tale convenzione, bloccando di fatto l’iter per la conclusione della vertenza”, denunciano loro.

In questo modo l’azienda avrebbe dimostrato “totale indifferenza” rispetto alle esigenze degli studenti e delle loro famiglie, “che ancora una volta si trovano costrette a pagare ingenti somme per sovvenzionare un servizio, che è la prosecuzione naturale di un diritto inalienabile degli studenti, come quello alla mobilità”.

Gli universitari hanno accolto favorevolmente l’apertura dimostrata dagli altri enti coinvolti nell’ intervenire economicamente per garantire prezzi più favorevoli, e ora chiedono all’amministrazione comunale di attivarsi per accelerare i tempi, in vista di una soluzione positiva della vertenza. “Perchè Lecce possa definirsi realmente una città universitaria, il primo servizio che dovrebbe essere garantito agli studenti è quello di trasporto, - spiegano loro - organizzato nel rispetto del diritto alla mobilità, espressione fondamentale del diritto allo studio. Invece, allo stato attuale, il trasporto è assai lontano da essere definito un servizio a misura di studente”.

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