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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Vertenza Call Marketing: per il giudice il trasferimento di sede è legittimo

Il tribunale del Lavoro ha dato ragione all’azienda sul trasloco nella sede di Acquarica del Capo. L’avvocato Lorenzo: “Mi auguro che ora la situazione possa tornare alla normalità”

LECCE - La vertenza che ha visto coinvolti circa trenta lavoratori della società Call Marketing, da due mesi in sciopero permanente in segno di protesta contro il trasferimento della propria sede di lavoro disposto dall’azienda, è giunta ad una prima soluzione.

Il giudice del Lavoro di Lecce, Andrea Basta, con ordinanza depositata nei giorni passati, ha sancito la legittimità del trasferimento predetto, rigettando un ricorso d’urgenza proposto da uno dei lavoratori e ritenendo fondate le difese dell’azienda, rappresentata dall’avvocato Danilo Lorenzo, circa la piena conformità a legge del trasferimento.

La vicenda ha avuto inizio nel mese di marzo 2016 quando la società Call Marketing, che opera nel campo dei servizi di call center, aveva disposto il trasferimento di circa trenta lavoratori, tutti assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato, dalla sede di Vernole a quella di Acquarica del Capo.

“Il trasloco – ricorda il legale - aveva scatenato le ire dei dipendenti i quali decisero di intraprendere una mobilitazione, promossa dal sindacato Slc Cgil, con conseguente sciopero permanente (tutt’ora in essere). La vicenda ebbe un significativo clamore mediatico sia sulla stampa locale sia su quella nazionale; i lavoratori per il tramite dell’associazione sindacale di appartenenza, interessarono del caso persino la prefettura e la stessa televisione nazionale La7 si interessò della vicenda nella nota trasmissione televisiva La Gabbia”.

Oggi la decisione del giudice del Lavoro di Lecce che ha ritenuto fondate le tesi difensive sostenute da Call Marketing ed ha riconosciuto la presenza di quelle ragioni tecniche, organizzative e produttive che hanno legittimato la scelta datoriale di operare un trasferimento dei propri dipendenti, potrebbe ribaltare la situazione.

“Sono particolarmente soddisfatto dell’esito del giudizio - commenta Danilo Lorenzo - perché la statuizione del giudice del Lavoro di Lecce ha confermato la sussistenza di tutte le ragioni che hanno giustificato il trasferimento, smentendo ogni dietrologia sbandierata nei giorni scorsi circa presunte diverse intenzioni dell’azienda. Spero che la decisione adottata dal tribunale del Lavoro di Lecce possa rasserenare gli animi dei dipendenti e far rientrare nei canoni della normalità una situazione che, dopo due mesi di sciopero continuato, inizia ad essere pesante sia per l’azienda sia per i suoi lavoratori”.

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