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All'attrice Lunetta Savino la dodicesima edizione del Premio Apollonio

Tanti gli artisti che si sono esibiti sul palco del chiostro del rettorato, guidati dal solito Neri Marcorè, padrino della serata

LECCE – Sotto il cielo stellato di una notte dolce d'estate e il fascino di una luna araba, l’affascinante cornice del chiostro del rettorato dell'Università del Salento ha ospitato la dodicesima edizione del Premio Apollonio, uno degli eventi più attesi della stagione salentina. Grande mattatore della serata, come nelle precedenti edizioni, Neri Marcorè, divenuto ormai padrino della manifestazione.

Un’emozionatissima Lunetta Savino ha ricevuto dal sindaco di Lecce Paolo Perrone, dal prorettore Domenico Fazio e dal regista Ferzan Ozpetek il Premio Apollonio 2016, riconoscimento nato da un’idea dei fratelli Marcello e Massimiliano Apollonio per celebrare i pugliesi che hanno dato lustro alla propria terra in campo artistico, e non solo. “A Lunetta Savino, attrice brillante e intensa, impegnata e di grande umanità, capace di imprimere al teatro, al cinema e alla televisione italiana la cifra della sua innata bravura, eleganza, sobrietà; impareggiabile nel regalare al pubblico occasioni per riflettere su temi importanti, di grande rilevanza sociale, senza rinunciare alla bellezza di un sorriso”, questa la motivazione di assegnazione dell’importante riconoscimento, conferito per la prima volta a una donna. Un’attrice capace di impersonare con grande maestria il personaggio di Stefania Cantone, la vera capofamiglia del film-commedia “Mine vaganti” (girato peraltro a Lecce), e di Felicia Impastato, mamma del martire della mafia Peppino, nell’omonima opera televisiva.

E’ stata una serata di festa, per la Puglia, cui hanno preso parte molti altri artisti italiani, alcuni dei quali veri e propri habitué del Premio, giunto alla sua dodicesima edizione. Sul palco del si sono succeduti, guidati dalla verve e dalla simpatia di Marcorè, momenti di spettacolo capaci di avvincere come sempre l’attenzione degli oltre 1200 invitati allaNiccolò Fabi e Neri Marcorè-2 serata: dalle irresistibili gag di Lillo, di Ale e Franz e di Max Paiella, alle esibizioni del musicista Stefano Cenci, del cantautore Luigi Mariano, del cantante Antonio Maggio e del sassofonista Raffaele Casarano. Molto successo hanno riscosso anche le dimostrazioni del mago-mentalista Walter Di Francesco e – dulcis in fundo – la struggente bellezza delle canzoni del cantautore romano Niccolò Fabi, che ha chiuso la serata regalando al pubblico le emozioni della sua musica.

Molto soddisfatti gli ideatori del Premio: “Ci fa molto piacere notare come questo riconoscimento, nato come omaggio ai nostri genitori, sia diventato invece un Premio espressione di tutta la Puglia, un momento corale di omaggio ai pugliesi che si distinguono per la loro arte in tutto il mondo. Grazie al Comune, all’Università del Salento, al Senato della Repubblica, alla Regione Puglia, alla Provincia e alla Camera di Commercio di Lecce e a tutti i partner privati che hanno scelto di sostenere questo percorso che – ne siamo certi – offrirà alla Puglia molte altre soddisfazioni”.

Nel corso degli anni il Premio è stato infatti assegnato allo stilista di Costume National Ennio Capasa (nel 2015),  a  Renzo Arbore, Antonio Caprarica, Sergio Rubini, Caparezza, Ferzan Ozpetek, Emilio Solfrizzi, Giuliano Sangiorgi, Gianrico Carofiglio, il duo Corrado Nuzzo – Maria De Biase, Marcello Sambati. Nutrito anche l’elenco degli ospiti illustri: l’anno scorso il Rettorato ha ospitato Francesco De Gregori, Marcello Masi, Virginia Raffaele, la Banda Osiris; negli anni passati, invece, Franco Battiato, Lillo e Greg, Ale e Franz, Francesca Reggiani, il Trio Medusa, Dario Vergassola, Max Paiella, Andrea Perroni, Catena Fiorello, Erica Mou, Simone Colombari, Alessandro Quarta, Roy Paci.

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