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Cene-spettacolo alla scoperta di una terra immaginaria

Venerdì 4 e domenica 6 giugno (ore 21, ingresso 20 euro) a Borgagne, nell´ambito del Festival Borgoinfesta, l´etichetta salentina AnimaMundi presenta un viaggio nella terra immaginaria di Tadjiguinia

Venerdì 4 e domenica 6 giugno (ore 21, ingresso 20 euro) a Borgagne, nell´ambito del Festival Borgoinfesta, l´etichetta salentina AnimaMundi presenta un viaggio nella terra immaginaria di Tadjiguinia, abitata da uomini-poeti, musici-cantastorie, cuochi-alchimisti, in compagnia degli spiriti elementari: fuoco e acqua. Due cene-spettacolo per festeggiare la fame e l'abbondanza con la musica dei francesi "Les Troublamours" con numerosi ospiti ed i sapori meridiani del Biso.

"Vorremmo fosse un'esperienza collettiva e per questo vi chiediamo una ritualità che comincia dalla puntualità", sottolineano gli organizzatori. "È un cammino che vogliamo fare assieme partendo puntualmente alle 21. E dal prenotare entro il giorno precedente ad ogni serata". Les Troublamours presenteranno i brani inseriti nel cd "Hibou du monde", nuovo lavoro discografico prodotto da Anima Mundi. Dal 1996 il gruppo francese gioca con la sperimentazione. La loro musica è frutto di una ricerca che coinvolge la musica francese del dopoguerra da Edith Piaf a Leo Ferrè, da Jacques Brel a Georges Brassens, passando per Marc Perrone, Pascal Comelade, Nino Rota, Federico Fellini, per la tarantella e la pizzica, per i Pirenei francesi e la Sicilia, per la musica balcanica e quella yiddish, scorrazzando per tutto il Sud Italia. Les Troublamours è il risultato di una serie strana di commistioni. Un modo strano di prendere qualcosa da tutti i posti in cui si è stati, mettere tutto insieme e farne un proprio modo d'essere, un proprio stile personale.

"Hibou du monde" (Gufo del mondo) è il quarto cd del gruppo francese pubblicato dall´etichetta salentina Anima Mundi dopo "Tarantella Gitano Guinguette" (2003), "Air Tadgjiguin" (2005) e "Ama l´acqua" (2007). Ben 19 brani arrangiati in stile Les Troublamours: i Balcani incontrano le percussioni del sud Italia, nei ritmi di tarantelle, pizziche e tammuriate dall'emozione accesa, che a loro volta si intrecciano con caldi tappeti ritmici di matrice africana, ai quali si aggiunge il canto, che si fa affermazione di una gioia selvaggia ed espressione di un blues gitano. "Dal fondo della notte della noia dell´inverno alla fine del fango dell´immondo finis terre gufo tu sai, vegli, ti spaventi col tuo faro Farauom´ spazzi via di tanti uomini la miseria, i deserti senza confini. Ti apri la strada da esploratore gridi, ululi, strilli d´aquila vecchio pazzo per chi nel vento quel terrore? Uccello-memoria delle foreste che frusciavano di mormorii per un Troublamour che passa, sogna e si stupisce che ci siano state poc´anzi le stagioni e l´autunno. Cresce allora un brutale desiderio come uno che una volta fu sorpreso al tralcio della vite a cantare questo segreto di dolce sopravvivenza: Ecce humus bosco alto e silenzioso selvaggio la musica è una radura".

Les Troublamours sono Bruno Bernes (voce, tamburello), Eric Chafer (bassotuba), Emmanuel Ferrari (fisarmonica, voce), Simon Ferrari (voce, sax), Cristophe Paris (sax alto e clarinetti). La quota di partecipazione alla cena-concerto-festa è di 20 euro a persona. Il numero massimo di partecipanti per serata è di 60 persone.

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