Bande a Sud d'autunno con Massimo Donno
Dopo l’intenso programma estivo, Bande a Sud ritorna ad ottobre, come ogni autunno, in occasione dei festeggiamenti di San Raffaele, patrono del Comune di Trepuzzi. Nell’ambito della grande festa patronale, tra la storica fiera degli animali, il grande mercato all’aperto e le cerimonie religiose, si esibiranno: il Concerto Bandistico “Città di Trepuzzi” (sabato 21 ottobre) e due interessanti realtà del territorio (22 ottobre), che hanno fatto della banda e della musica popolare il loro principale riferimento musicale: Massimo Donno ed Enzo Petrachi.
Domenica 22 ottobre, a partire dalle ore 20:00, il doppio appuntamento con Massimo Donno in “Viva il Re”, accompagnato dalla banda de Lu Mbroia e ( a seguire ) il concerto di Enzo Petrachi e la Folkorkestra.
“Viva il Re” è il nuovo album di Massimo Donno e de La Banda de Lu Mbroia,
circa venti musicisti, tra fiati e percussioni, pronti a dare ritmo e fiato alle canzoni arrangiate dal compositore e musicista Emanuele Coluccia, da tempo impegnato in formazioni bandistiche di vario genere.
Il progetto rappresenta un’espressione di radicamento al territorio, il Salento, ed i brani hanno proprio i colori di questa terra, con un linguaggio che restituisce un’espressione festosa ed intensa, tipica del Sud Italia e un omaggio intenso alla ricchezza della tradizione bandistica. “La banda – dice Massimo Donno - è un patrimonio importante e la scommessa è proprio pensarla in nuovi contesti, in nuovi stili, a servizio, in questo caso, della canzone d’autore per contribuire e fare in modo che tesori del genere continuino a far parte del nostro presente e del nostro futuro culturale.”
Il nuovo progetto di Enzo Petrachi e della Folkorkestra nasce dall’esigenza di mantenere e rinnovare l’immagine sonora del Folk leccese e le sue tradizioni. Partendo dalle tanto amate canzoni di Bruno Petrachi (padre di Enzo) degli anni '70 e '80, simbolo del folk urbano della tradizione salentina e della città di Lecce, si è pensato di rinnovare quella tradizione cambiando rotta rispetto a chi ha sempre creduto che fosse impossibile modellare senza alterare le strutture melodiche della canzone folk salentina, attraverso ritmiche travolgenti e sonorità ispirate ai più svariati generi musicali quali: funky, fusion, reggae, ska, arricchendosi di colorate sfumature che hanno il gusto della contemporaneità.