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Il “wanderer” di Castrignanò e Cappello a Modena e Milano

Eliseo Castrignanò e Roberto Cappello in musica: due eccellenze tutte salentine

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccePrima

Eliseo Castrignanò e Roberto Cappello in musica: due eccellenze tutte salentine!

ll viandante - "der Wanderer" - nel Romanticismo tedesco segue un cammino, non si dirige verso qualcosa di connotabile fisicamente, verso un "luogo" reale, tangibile; al contrario, egli è un avventuriero dello spirito, un essere che va alla ricerca di sé stesso, o meglio dell'indefinibile, di ciò di cui una lontana eco del proprio animo rende certi dell'esistenza, ma che sfugge ad ogni più rigorosa disamina razionale.

Se fossimo tedeschi, sicuramente un po' tutti ci sentiremmo "Wanderer", viandanti del tempo, per un cammino da apprezzare, arricchirsi ed arricchire attraverso le avventure della vita.

Di avventure ce ne sono tante, alcune sicuramente lasciano il segno. Per noi, abitanti dell'estrema punta d'Italia, quelle dei salentini non possono che essere motivo di forte orgoglio.

Affascinante e misterioso, terra di sole, di mare, di vento, il Salento è anche terra di talenti che continuano ad affascinare il mondo intero, portatori sani di tradizione, slancio, grinta e rabbia di un territorio in forte ascesa ma che sicuramente di strada ne ha da percorrere ancora tanta per arrivare a fare dell'arte e della cultura la sua punta di diamante.

Quando qualcuno ce la fa è il mondo a parlare di Salento, e non solo per il suo barocco, per la "frisella" o il "pasticciotto", ma anche per i celebri artisti come Tito Schipa, Carmelo Bene, Vittorio Bodini, ecc, che qui hanno avuto i loro natali.

Tutti viandanti, con la valigia sempre pronta, carica di fantasia e del giusto occorrente per poter intraprendere il viaggio verso palcoscenici dove raccontare chi siamo e da dove veniamo: è questo il caso di Roberto Cappello ed Eliseo Castrignanò.

Roberto Cappello non ha certo bisogno di presentazioni. E' nato a Campi Salentina(LE).

Pianista di fama mondiale, vincitore del "Busoni", con oltre 2000 concerti e innumerevoli collaborazioni con

gli enti e le fondazioni più prestigiose di tutto il mondo, attualmente è direttore del Conservatorio di Musica

"A. Boito" di Parma.

Eliseo Castrignanò, giovane direttore d'orchestra di Calimera(LE), pianista e arrangiatore con all'attivo numerose esibizioni di grande rilievo: la direzione del concerto di Michael Nyman, con l'esecuzione della prima assoluta italiana della Seconda Sinfonia in presenza dell'autore, la direzione dei Solisti dell'Accademia del Teatro alla Scala, del Coro e dell'Orchestra del Bergamo Musica Festival. Collabora con artisti del calibro di Beatrice Rana, altra giovanissima eccellenza salentina, Raùl Giménez, Désirée Rancatore, Bruno Praticò, Dimitra Theodossiou, Gregory Kunde, Paata Burchuladze e Peppe Vessicchio.

Il prossimo 12 ottobre i due artisti debutteranno al Teatro Comunale "Luciano Pavarotti" di Modena con

un programma che coinvolge due grandi del romanticismo tedesco, Schubert e Liszt.

Si partirà proprio da LISZT con Totentanz (Parafrasi sul "Dies irae" per pianoforte e orchestra), per poi

passare al binomio SCHUBERT/LISZT con la Wanderer Fantasie (Fantasia in do maggiore D 760, trascrizione per pianoforte e orchestra). L'orchestra sarà quella del Conservatorio "A. Boito" di Parma.

Il concerto inserito nel cartellone delle "Serate Musicali" di Milano si replicherà il giorno successivo nella blasonata Sala Verdi del Conservatorio della città meneghina, dove Castrignanò interpreterà anche Rendering di SCHUBERT/BERIO, scritto dal compositore Luciano Berio tra il 1988 e il 1990 nel tentativo di ricostruire i frammenti della Decima Sinfonia di Schubert.

Due carriere intense quindi e fitte di importanti impegni: il prossimo 18 ottobre sempre Castrignanò debutterà al Teatro Petruzzelli di Bari con l'esecuzione di alcune composizioni del compositore barese Silvestro Sasso (Notturno e Poema Eroico) in occasione del centenario dalla nascita. Un programma raro e ricercato, suonato dall'Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari.

Non ci resta che fare un grosso in bocca al lupo ai nostri bravi e stimati conterranei.

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