"Santi Lumi" a Corigliano d'Otranto
Nel Castello di Corigliano d’Otranto, in provincia di Lecce, prosegue Santi Lumi - Festival dell'Inutile promosso dal Comune, organizzato in collaborazione con Francesco Fiorentino e sostenuto dalla Regione Puglia. Dopo l'apertura con Katia Ricciarelli, venerdì 2 giugno (ore 19), in occasione della Festa della Repubblica, si terrà il momento solenne di consegna della Costituzione Italiana ai diciottenni della cittadina.
A seguire Luca Landò, sollecitato dalle domande del giornalista e ricercatore Ubaldo Villani Lubelli, presenterà il suo recente volume “La Cura. Un decalogo per ricominciare da zero” (ChiareLettere). Un libro sullo stato di salute del Paese Italia. “Se davvero vogliamo curarlo e guarirlo, questo benedetto paese, forse è arrivato il momento di guardare l'Italia in modo diverso da come abbiamo fatto finora”, si legge nell’incipit del libro. “Non più come un luogo lontano, ma come un corpo vicino; non più uno stato distante e un paese che arranca, ma un organismo malato da studiare, curare, persino amare”.
Luca Landò, neurobiologo cellulare e giornalista, ha lavorato presso la University of California di Berkeley occupandosi di trasmissione sinaptica. Membro della Society for Neuroscience e della Biophysical Society, ha pubblicato le sue ricerche su alcune delle più importanti riviste scientifi che internazionali. Ha raccontato la sua esperienza di ricercatore all’estero nel libro “Ne ho ammazzati novecento. Confessioni di un tagliatore di teste” (Baldini&Castoldi). Ha lavorato come giornalista scientifi co prima presso “il Giornale” di Indro Montanelli e poi a “La Voce”.
Alla chiusura del quotidiano, nel 1995, è entrato in Baldini&Castoldi come capo ufficio stampa e in seguito come direttore editoriale della casa editrice e della rivista “Linus” al fianco di Oreste del Buono. Nel 2001 è vicedirettore de “l’Unità” e direttore del sito internet del giornale, nel 2013 direttore di entrambi fino al 2014. Appassionato di vela, ha vinto un campionato mondiale, un titolo europeo e uno italiano. Ha scritto “Il Moro tradito” (Baldini&Castoldi), dedicato all’avventura e alla mancata vittoria del Moro di Venezia di Raul Gardini e Paul Cayard all’America’s Cup di San Diego, nel 1992.
Sabato 3 giugno (ore 19) doppia presentazione delle nuove pubblicazioni del giornalista leccese Federico Mello - autore della trasmissione RadioRai “Un giorno da Pecora” - che ha dato alle stampe per Baldini e Castoldi “La viralità del male. Storie di nuovi fanatici” e di Daniele de Michele, alias Don Pasta che ha recentemente pubblicato il suo romanzo “La ballata di Circe” per Stampa Alternativa. Due libri apparentemente diversi ma accomunati dal racconto di una modernità contraddittoria e spesso confusa; il primo narra i “nuovi fanatici” della società ipermediatica, al «fanatismo come l’abbiamo conosciuto» si è affiancato un fanatismo nuovo, solipsistico, complottista: sul web ogni tipo di fanatismo è in grado di offrire una sua bolla nella quale chiunque può rinchiudersi, ognuno può trovare la 'pace dietro le sbarre di una visione assoluta' che taglia il mondo fuori. È così che il male diventa virale. “La ballata di Circe” racconta invece di un giovane punk scappato dalla sua Turchia per aver amato la donna sbagliata, moglie di un boss. Dopo un lungo viaggio, arriva in Italia da clandestino e va a lavorare nei campi per Polifemo, il caporale della zona. Si scontra con tutte le contraddizioni del Sud: omertà, corruzione, caporalato, mafia.
Il festival si concluderà sabato 10 giugno (ore 20) con la presentazione di “Pensieri Bacchici”, libro del filosofo e musicista veneziano Massimo Donà edito da Saletta dell’Uva, che parte dal racconto del 'vino in quanto tale’, fra verità, filosofia ed elogio, per parlare di arte, letteratura, bellezza e politica.
Il festival che ha per tema “Le difficoltà dell’esistere”, è giunto quest’anno alla sua seconda edizione e intende promuovere la cultura del libro intesa non solo come momento individuale ma anche collettivo, nell’idea che le attività culturali possano svolgere un ruolo attivo e portante sull’intero territorio, creando ponti di comunicazione e contatto con altri ambiti, primo fra tutti quello economico e turistico.