Cupertinum aperta con vini, libri e corso di pizzica
Domenica 7 dicembre, alla Cupertinum
Cantina aperta con Vini, Libri e Corso di Pizzica
Appuntamento dionisiaco con grandi Vini, Cultura e Corso di ballo della Pizzica, domenica 7 dicembre, alla Cupertinum, Antica Cantina del Salento, nell'ambito di "Cantine aperte a Natale", evento organizzato dal Movimento Turismo del Vino Puglia.
> Dalle ore 10.00 alle 13.00, la Cupertinum accoglie turisti, appassionati e curiosi, per scoprire la cantina, assaggiare e acquistare i vini.
> Alle ore 16.00, il giornalista e(t)nogastronomo Pino De Luca - assieme a Cosimo Lupo, assessore alla cultura ed editore - presenterà il suo libro "PER CANTI E CANTINE. Note di un viaggio enofonico in Salento" (edizioni Kurumuny).
> Alle ore 17.00, tutti al CORSO DI BALLO DELLA PIZZICA, a cura della Scuola di Donato Nuzzo dei Tamburellisti di Torre Paduli, con i maestri Antonio Ciurlia e Betty Coronese de I Pizzicati. (Il corso è gratuito)
"Il vino è il canto della terra", scriveva negli anni Sessanta il grande scrittore e regista Mario Soldati, e Giuliano Sangiorgi - stella del rock e copertinese - in un'intervista concessaci per Cupertinum Doc, aggiungeva: "Credo che il vino sia il canto delle persone che stanno sulla terra. L'uva è il canto della terra. Il vino è il canto degli uomini, che stanno sulla terra magnifica che produce l'uva. Credo nell'uomo, è l'uomo che deve rispettare la terra e valorizzarla. L'uomo è il frutto e il canto della terra". Vini, terra, canti e danze… vi aspettiamo in Cantina!
CUPERTINUM, Antica Cantina del Salento, Copertino
Enoteca del Copertino, Via Martiri del Risorgimento 6, Copertino (Le)
tel.0832.947031; www.cupertinum.it - cantinacopertino@libero.it
> in collaborazione con: Cantine Aperte a Natale/Movimento Turismo del Vino Puglia e Comune di Copertino.
Scheda info sul libro di Pino De Luca:
Per Canti e Cantine. Note di un viaggio enofonico in Salento ,
di Pino De Luca, Edizioni Kurumuny
Talvolta, ricette straordinarie contano pochi, semplici ingredienti. Prendete un viaggio lento in quell'estremo lembo d'Italia che, nonostante le superstrade incompiute e altre ferite, sa ancora regalare squarci di pura bellezza. Aggiungete l'attenzione alla terra - rossa e feconda o calcarea e sitibonda, battuta da un vento odoroso - in cui gli alberelli affondano intrepidi le proprie radici. Mescolate piano, usando il dovuto rispetto alla fatica e alla sapienza dell'uomo, dosando la cura di una tradizione millenaria e la simpatia per il coraggio dell'innovazione. Guarnite con le note di una canzone, popolare o colta, malinconica o giocosa, notissima o dimenticata; perché dalla notte dei tempi il canto, la musica e la danza sposano il vino in ogni festa degna di questo nome. Infine gustate: si raccomandano animo scevro da pregiudizi, sensi tesi a cogliere ogni sfumatura, aggettivazione esuberante e mente capace in egual misura di analisi e d'abbandono. Il risultato è questo consapevole e appassionato atto d'amore per la vite e per la vita, ché "viviamo tempi tristi e amari, sarebbe un crimine non provare ad attenuarne il peso". Questo e altro è il libro di Pino De Luca!
Pino De Luca, 56 anni, una moglie, due figlie e un cane. Docente di Informatica, dopo una vita vissuta avventurosamente intorno ai settantacinque chili per un metro e ottanta, scopre la felicità. La seconda vita è fatta di penna (e di bicchieri e stoviglie), racconta il territorio, le avventure in cucina e in cantina e lo studio dei sacri testi, cercando nell'etnogastronomia il rapporto tra i popoli e la loro alimentazione. Non considera il vino come una bevanda, un alimento e nemmeno una moda. Solo un grande e imperituro amore. Tifoso del negroamaro, del primitivo e della malvasia cerca di cogliere il distillato di natura e di sapienza che si racchiude nelle botti e nelle bottiglie, scrigni che conservano la storia di una terra e di un popolo. Più che esperto ama definirsi consapevole, cercando nel dettaglio e nella particolarità, il racconto di una produzione. Amori: lealtà, convivio, conversazione, piacere. Detesta superficialità, superbia, miserabile furbizia e i sudari candidi che nascondono vergogne inenarrabili. Il curriculo, se interessa, chiedetelo a lui oppure cercate Pino De Luca sulla rete: sulle circa duecentomila ricorrenze ve ne sono trentamila serie (che appartengono a un bravissimo pittore) e il resto al nostro, che ha il suo idolo nel mix tra Bertoldo e Cyrano. Scrive su Nuovo Quotidiano di Puglia, VinoWay, Affari Italiani ed è cultore del copyleft.