"Festival dell'invisibile" a cura della scrittrice Luisa Ruggio
Nel periodo più critico dell'anno, i mesi estivi, non si fermano le attività culturali rieducative e sociali in favore dei detenuti della Casa Circondariale Nuovo Complesso di Lecce "Borgo San Nicola" che, grazie all'impegno e alla volontà costanti della Direttrice Rita Russo, partecipano alle attività formative del Collettivo Rosa dei Venti nella biblioteca della sezione maschile del carcere e, nell'ambito del Laboratorio stabile di Scrittura e lettura Mondo Scritto, a cura della scrittrice e fondatrice del progetto Luisa Ruggio, si confrontano con le lezioni multidisciplinari degli artisti Anna Cinzia Villani, Edoardo Winspeare, Raffaele Casarano, Giampaolo Laurentaci, Daniele Vitali, e tanti altri ospiti d'eccezione (musicisti, poeti, editor, coreografi, danzatori, cantanti, giornalisti, sceneggiatori, fotografi, registi) che hanno scelto di donare una lezione-spettacolo alla seconda edizione del Festival Invisibile al via nel carcere di Lecce.
Mentre si riaccendono i riflettori estivi sul Salento dei grandi eventi e dei flussi turistici, proseguono d'intesa con la Direzione della Casa Circondariale "Nuovo Complesso" di Lecce - Ministero della Giustizia Dipartimento Amministrazione Penitenziaria - le attività di promozione culturale e letteraria in favore dei detenuti che dal 2017 partecipano attivamente alle attività formative del Collettivo Rosa dei Venti. Al via la seconda edizione del Festival Invisibile, la rassegna estiva intramuraria a favore dei lettori-detenuti del Collettivo Rosa dei Venti, una delle realtà di ricerca narrativa in carcere in crescita in Italia, fondato dalla scrittrice e giornalista Luisa Ruggio grazie alla virtuosa collaborazione con la Direttrice Rita Russo da sempre promotrice dei progetti che rendono possibile la filosofia del "carcere sociale" e con il supporto prezioso del Comandante Polizia Penitenziaria Casa Circondariale "Borgo San Nicola" Riccardo Secci, che sperimenta così un Laboratorio stabile di Scrittura e Lettura Creativa nella biblioteca della sezione maschile intesa come luogo di confronto crescita e riabilitazione.
In quest'ottica formativa che include i luoghi della detenzione nelle tante periferie di una città a vocazione culturale, dopo la produzione dei Tre Studi del Collettivo Rosa dei Venti - "Corpo Scritto", "Mittente/Destinatario" e "Vide Cor Meum" - presentati al pubblico nel Teatro della Casa Circondariale di Lecce e al Teatro Apollo nei mesi scorsi, il festival intramurario rappresenta il momento della semina collettiva e del confronto tra le mura del carcere. La seconda edizione del "Festival Invisibile", un calendario di lezioni multidisciplinari, performance, training, reading, live show e approfondimenti a cura degli artisti che hanno generosamente scelto di supportare la rassegna tra le mura, quest'anno vanta testimonial d'eccezione: la cantante e musicista Anna Cinzia Villani, il regista Edoardo Winspeare, il musicista Raffaele Casarano. Insieme ai tre apripista di quest'anno, una squadra di scrittori, poeti, compositori, danzatori, musicisti, editor, docenti che hanno scelto di aderire all'iniziativa portando tra le mura differenti modelli di esperienza artistica e umana frutto di percorsi eccellenti e di carriere che hanno calcato i più importanti palcoscenici nazionali ed internazionali.
Leggere e scrivere equivale a resistere, restare umani, per questo la funzione di una biblioteca all'interno di un carcere è doppiamente preziosa in quanto presidio di civiltà e accademia delle arti inclusive. La Direttrice della Casa Circondariale di Lecce Rita Russo sottolinea: "Grazie allo sforzo corale di tutti continua a crescere questo modello di esperienza e confronto, uno strumento di riflessione e partecipazione che include la Casa Circondariale nel dinamismo culturale altrimenti distante."
Tra gli eventi culturali in corso nella penisola salentina, questo festival si propone come spunto di riflessione per l'intera comunità chiamata alla cittadinanza attiva ed inclusiva, affinché il carcere possa sviluppare la sua profonda vocazione rieducativa e riabilitativa e non sia più soltanto una discarica sociale da dimenticare o ignorare. Il titolo del festival è un omaggio al capolavoro di Saint-Exupèry, "Il Piccolo Principe", che ha educato milioni di lettori a ciò che è essenziale per diventare e restare esseri umani, a cominciare dal confronto costante con questo esergo: "L'essenziale è invisibile agli occhi".