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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cultura

"La persecuzione del bambino", di Alice Miller.

E' il prossimo classico che Sergio Martella, psicoterapeuta, analizzerà assieme a coloro che desiderano approfondire gli argomenti della “Pedagogia nera” impastata di precetti religiosi e comportamentali per educare i bambini fin dal primo anno di vita, la cui crudeltà ha avuto e ha ancora ripercussioni non solo sulla vita dell’individuo, ma di tutta la società. Il secondo appuntamento con la lettura psicoanalitica dei grandi classici è molto atteso, considerato il riscontro del pubblico che ha seguito l’analisi di Amleto. La data dell’incontro è venerdì 4 dicembre ore 17.00 presso la Libreria Liberrima di Lecce.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccePrima

Il secondo appuntamento con la lettura psicoanalitica dei grandi classici è molto atteso, considerato il riscontro del pubblico che ha seguito l’analisi di Amleto da parte di Sergio Martella, psicoterapeuta dell’Associazione Arte e Psiche Lecce. La data del prossimo incontro è venerdì 4 dicembre ore 17.00 presso la Libreria Liberrima di Lecce con “La persecuzione del bambino” di Alice Miller.

Nella sala del caffè “All’ombra del barocco”, per la prima di Amleto, erano presenti psicoterapeuti, appassionati lettori e – accolti con grande entusiasmo – numerosi giovani che hanno animato il dibattito. Nel passaggio obbligato dalla letteratura alla famiglia, hanno posto interrogativi sulle intoccabili figure genitoriali e su impronunciabili dogmi della fede.

Questo dimostra che la psicoanalisi fondata da Sigmund Freud è conoscenza portatrice di verità sull’animo umano e sulle dinamiche sociali. Le mode terapeutiche e filosofiche, le obiezioni sul superamento della scienza psicoanalitica, si fermano di fronte alla considerazione che non si è ancora approdati ad una consapevolezza basata sui cardini della psicologia del profondo.

I motivi? Ce li spiega Alice Miller, ne “La persecuzione del bambino”, il prossimo classico che Sergio Martella analizzerà assieme a coloro che desiderano approfondire gli argomenti della “Pedagogia nera” dei precetti religiosi e comportamentali per educare i bambini fin dal primo anno di vita, la cui crudeltà ha avuto e ha ancora ripercussioni devastanti sulla vita dell’individuo e della società.

Alice Miller, infatti, scrive nella prefazione: “La prova matematica che Galileo Galilei presentò nel 1613 per convalidare la tesi copernicana, secondo cui era la Terra a ruotare intorno al Sole e non viceversa, venne definita "falsa e assurda" dalla Chiesa. Galilei fu costretto all'abiura, e finì cieco i suoi giorni. Solo trecento anni dopo, finalmente, la Chiesa si decise a rimediare al suo errore e a cancellare dall'indice gli scritti di Galilei, lasciando loro libero corso.

Oggigiorno ci troviamo in una situazione analoga a quella in cui si trovava la Chiesa ai tempi di Galilei; con la differenza, però, che la posta in gioco è assai più alta, in quanto il nostro decidere a favore della verità o dell'errore avrà conseguenze più pesanti per la sopravvivenza dell'umanità, rispetto a quelle che poteva avere nel diciassettesimo secolo. 

Da alcuni anni, infatti, è stato scientificamente provato (anche se resta tuttora proibito prenderne atto) che le conseguenze perniciose dei traumi subiti da bambini si ripercuotono inevitabilmente sull'intera società. Questa scoperta riguarda ogni singolo individuo e, se opportunamente divulgata, dovrà portare ad un mutamento sostanziale della nostra società e soprattutto dovrà liberarci dalla cieca spirale della violenza”.

I motivi per cui la psicoanalisi viene osteggiata li spiega anche Sergio Martella: “La psicoanalisi non gode di alcun appoggio nei mass media. Sono trenta anni che cercano di denigrare e demolire il metodo di approccio analitico ed affettivo della psicologia del profondo. La verità resta ancora un ostacolo insuperato per le persone comuni che si nutrono di stereotipi che alimentano le loro nevrosi e soprattutto per il potere che delle nevrosi di massa fa il proprio punto di forza e di profitto. Naturalmente ogni rimozione è destinata a fallire. L'esercizio della verità per quanto scomoda è insopprimibile. La verità è gravitazionale, è rivoluzionaria ed è terapeutica”.

Le resistenze provengono non solo dall’opinione pubblica, ma perfino dagli specialisti della materia, mentre accogliere le teorie psicoanalitiche offre – osserva Miller – “un’opportunità a parenti, avvocati, giudici, medici e assistenti sociali di stare, senza mezzi termini, dalla parte del bambino”.

Martella sottolinea, infatti: “Ho una formazione analitica. Ma ho anche una specializzazione in ipnosi. Ricordo che nel corso di specializzazione per tutto il primo anni i docenti non fecero altro che denigrare la cultura psicoanalitica che ritenevano a loro dire controproducente per l'esercizio del l'ipnosi. La mia soddisfazione fu quella di fare una tesi di specialità in cui criticavo la pratica ipnotica da un punto di vista analitico. La mia tesi fu pubblicata sulla rivista italiana di ipnosi:
Martella S, Contenuti regressivi e di ambivalenza nella relazione di ipnosi, Rivista Italiana di Ipnosi Clinica e Sperimentale, anno 13, n.1, Milano,gennaio 1994, pp.3-11. https://www.arte-e-psiche.com/Autore_curriculo/Articoli.htm.

Dal precedente incontro è emerso anche un nuovo concetto di Edipo. In “Pinocchio eroe anticristiano. Il codice della nascita nei processi di liberazione, Martella scrive: “Non esiste nel glossario un termine ad hoc per definire l’uccisione del marito, se non nel suo ruolo di padre: il parricidio è possibile solo a patto che l’esecuzione sia ad opera del figlio, in quanto arma fallica posseduta dall’intenzione della madre. L’attribuzione della volontà al figlio nell’edipo è uno dei pochi aggiornamenti di carattere sostanziale all’insegnamento di Freud (la psicoanalisi si evolve non per parricidio, come tende a precisare Lacan)”.

Le tesi discusse durante il primo incontro hanno suscitato interrogativi e dubbi naturali in una realtà assuefatta a non andare oltre le apparenze e le illusioni. Essi sono attivati da primati affettivi, politici ed economici indiscussi anche per ragioni di difesa al dolore.

Con le parole di Alice Miller “La repressione dei bisogni pulsionali costituisce soltanto una parte della massiccia repressione esercitata sull’individuo dalla società. 

Nel caso in cui i bisogni del bambino vengano frustrati, egli viene allora sfruttato per soddisfare i bisogni degli adulti, picchiato, punito, maltrattato, manipolato, trascurato, ingannato, senza che in suo aiuto intervenga alcun testimone di tali violenze. In tal modo l’integrità del bambino viene lesa in maniera irreparabile.

Giuristi, politici, psichiatri, medici e secondini, si occupano professionalmente per tutta la vita proprio di quelle conseguenze perniciose, perlopiù senza esserne consapevoli”.

Ci domandiamo mai se i bambini ancora oggi vengono educati in base ad una “pedagogia nera” tramandata dal matriarcato e da intimidazioni religiose che in una società solo apparentemente laica, privano gli individui e i figli della loro volontà, rendendoli sudditi e schiavi

Anche se la domanda viene elusa, la risposta è sotto gli occhi di tutti e si coagula nei disturbi mentali, nelle nevrosi, nei conflitti, nelle esplosioni di malessere ambientale e sociale in cui viviamo, tacendo le unica soluzione possibile: la libertà.

Sergio Martella è psicoterapeuta e ha svolto, tra gli altri, incarichi di insegnamento presso la facoltà di Medicina e Chirurgia Università di Padova; Università Européenne “Jean Monnet” di Bruxelles per il Diploma in Scienze Investigative e la Scuola di Specializzazione in Criminologia. 
È stato consulente presso numerose strutture tra cui presso ASDOM  di Padova (Assistenza Domiciliare al Malato Neoplastico). Si divide tra attività didattica e attività scientifica, con numerose pubblicazioni. 

Tra i suoi saggi
–    Pinocchio eroe anticristiano. Il codice della nascita nei processi di liberazione. Edizioni Sapere; Padova; 2000. 
–    Il furore di Nietzsche - la nascita dell’eroe e della differenza sessuale. CLEUP; Padova; 2005. 
Info su https://www.arte-e-psiche.com

Di seguito il calendario degli incontri descritti da Martella presso la Libreria Liberrima di Lecce:
– Venerdì 4 Dicembre h. 17.00
Alice Miller, La persecuzione del bambino.
Classico della saggistica psicologica ancora insuperato per i contributi all’interpretazione delle dinamiche evolutive del disagio. Si affaccia una nuova ipotesi dell’Edipo.
– Venerdì 11 Dicembre h. 17.00
Alejandro Jodorowsky, Psicomagia.
Un cult delle generazioni della New Age. Un testo geniale, trasgressivo, ma anche facile da ridurre a stereotipo e da banalizzare. Quando la conoscenza del simbolico viene applicata al mondo reale dei rapporti umani, si sfocia nel mare della magia e l’onirico diventa linguaggio.

– Venerdì 18 Dicembre h. 17.00
Daniel Defoe, Robinson Crusoe.
Ogni naufragio che induce all’isolamento, come pure ogni ammutinamento, sono metafore generazionali della perdita o del conflitto con i genitori. Ma il capolavoro di Defoe è anche una allegoria politica del ruolo dell’Inghilterra e del capitalismo nell’economia mondiale.

Le altre opere in programma, date da definire:

Giulio Cesare, De bello gallico.
La civilizzazione armata, gli effetti speciali della tecnologia ingegneristica, la seduzione e la guerra.

Friedrich Engels, Origine della famiglia della proprietà privata e dello Stato.
Un testo fondamentale dell’economia politica, ma anche di psicologia antropologica per la geniale intuizione dell’autore di far derivare ogni forma economica e politica dalla dinamica famigliare degli affetti e dei rapporti umani.

William Shakespeare, Romeo e Giulietta.
L’amore nelle famiglie di potere. Il desiderio e la violenza.

Mary Wollstonecraft Shelley, Frankenstein: ovvero, il moderno Prometeo.
L’insospettabile autobiografia di una autrice diciannovenne emancipata.

Oscar Wilde, Il Principe felice e altre novelle.
La sensibilità del grande autore trova la più compiuta espressione nelle sue novelle. Lì si esprime l’eterna giovinezza del suo genio.

Herman Strobel, Psicoanalisi del mal di denti.
Un saggio che associa le patologie del cavo orale alle dinamiche affettive e familiari. Ne vogliamo parlare?

Luis Chiozza, Perché ci ammaliamo.
Un metodo di cura che utilizza la psicoanalisi nelle patologie organiche. Il metodo del medico e psicoanalista argentino Luis Chiozza si basa sullo studio della patobiografia della persona.

– Carlo Collodi, Pinocchio.
Una favola bruttina scritta da un autore non bravo – che altrimenti avrebbe composto anche altri racconti di successo –  divenuta il libro in assoluto più tradotto nel mondo, se si escludono i libri sacri e i classici religiosi. Come mai? Qual è il segreto messaggio del racconto?

È possibile seguire la conversazione su Amleto su Youtube:
Video prima parte: https://www.youtube.com/watch?v=spIiMezMrz4&feature=youtu.be
Seconda parte: https://www.youtube.com/watch?v=f7vse5HrZxQ
Terza parte: https://www.youtube.com/watch?v=1BgfxOuBlM8

Comunicazione giornalistica a cura di Michela Maffei

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