"Siamo davvero liberi?": conferenza di Mario De Caro
Martedì 23 maggio alle 17.30, presso la Libreria Adriatica di Lecce (Porta Napoli), il Prof. Mario De Caro, docente di Filosofia morale all’Università di Roma Tre, terrà una conferenza dal titolo “Siamo davvero liberi?”. L’iniziativa è a cura della rivista on line “DialetticaeFilosofia” e dell’Associazione culturale Festinamente.
Quella di De Caro sarà una lezione di filosofia morale sul tema del libero arbitrio interrogandosi in merito alla possibilità data a ciascuno di noi di agire scegliere ed autodeterminarsi liberamente, senza condizionamenti vincoli costrizioni di natura sia esterna che interna. Il tema è antico, se pensiamo al “mito di Er” con il quale Platone chiude la Repubblica: “anime, che vivete solo un giorno comincia per voi un altro periodo di generazione mortale, portatrice di morte. Non vi otterrà in sorte un demone, ma sarete voi a scegliere il demone”.
Il tema della scelta, dell’azione consapevole e della responsabilità viene messo al centro della riflessione filosofica moderna da Cartesio, che ritiene addirittura autoevidente per il soggetto agente il possesso di volontà libera: “E’ così evidente che noi abbiamo una volontà libera, che può dare il suo consenso o negarlo, quando le piace, che questa può essere considerata una delle nostre più comuni nozioni”. E tuttavia la stragrande maggioranza dei filosofi, soprattutto a partire dalla modernità, ritiene, come David Hume, che il libero arbitrio sia un dilemma metafisico o addirittura una finzione. Il determinismo delle leggi di natura è inaggirabile ancora più della prescienza divina.
Ma è con l'età contemporanea, e con gli esperimenti ormai celebri del neuroscienziato Libet, che l’enigma si complica a tal punto che c'è chi ritiene di dover gettare la spugna: “E’ veramente uno dei più grandi scandali della filosofia che a tale questione si continuino a dedicare tanta carta e tanto inchiostro, per non dire del pensiero così dissipato, che potrebbe essere impiegato per problemi più importanti” (Moritz Schilck).
Mario De Caro al contrario ritiene di dover raccogliere la sfida e rilanciare la domanda sul libero arbitrio affidandola al discorso filosofico, l'unico in grado di sopportare il peso di un vero e proprio rompicapo.