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Liberrima, Oronzo Cilli racconta Tolkien. Contea del fantasy: buona la prima

Grande successo di pubblico, ieri sera a Liberrima, per l'incontro "Vi Racconto Tolkien. Un Viaggio inaspettato" a cura di Oronzo Cilli ed organizzato dal neonato gruppo leccese La Contea del Fantasy

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccePrima

In una Liberrima gremita di appassionati del mondo fantasy, si è tenuto ieri l'incontro "Vi racconto Tolkien. Un viaggio inaspettato", a cura dello studioso e collezionista tolkieniano Oronzo Cilli.

Ad aprire il convegno, Marco Rizzato, uno dei componenti, con Giannandrea Sperti, Stefano Leggieri, Enrico Quarta, Tommaso Cefalo e Federica Nastasia, del gruppo La Contea del Fantasy, che ha organizzato il simposio col sostegno di Liberrima e dei Collezionisti Tolkieniani Italiani

Un pomeriggio interamente dedicato alla figura di John Ronald Reuel Tolkien in cui si è ripercorsa la storia del professore ed autore inglese.

Da Birmingham, passando per l'attività accademica ad Oxford, sino all'arrivo di Bilbo Baggins e la nascita della più longeva e fortunata saga fantasy della storia: The Lord of the Rings.

Un incontro sul Tolkien uomo, professore ed autore, in quanto, ha spiegato Cilli, quello che conosciamo dell'autore inglese è solo la punta dell'iceberg.

Nato da famiglia inglese in Sudafrica, a Bloemfontein, nel 1982, torna in Inghilterra all'età di 3 anni. Rimasto orfano di padre, inizia la sua istruzione con la madre Mabel dalla quale eredita l'amore per le lingue e per le antiche leggende.

Nel 1904, muore anche la madre e il giovane Tolkien, col fratello Hilary, vengono affidati alle cure del padre spagnolo Francis Xavier Morgan. La sua passione per le lingue è già un fatto: conosce perfettamente latino e greco e si appassiona al gotico.

Tolkien inizia a frequentare le scuole ed è in questo periodo che conoscerà la sua "Luthien", la giovane Edith, che diverrà sua moglie, ed inizierà a prendere corpo la grande passione dell'autore per i club inglesi, dove nasceranno le sue amicizie più longeve.

Nel 1910, arriva alle'Exeter College di Oxford. Qui entra in contatto con alcuni degli scritti che saranno fondamentali per la sua carriera: conosce Kullervo, uno dei protagonisti del Calenola, personaggio "disgraziato", con una storia estremamente travagliata, che molto probabilmente ispirò la figura di Thurin; ma soprattutto conoscerà il Beowulf.

Nel 1914, Tolkien decide di arruolarsi. Quella della Prima Guerra Mondiale sarà un'esperienza devastante per l'autore che non scorderà mai gli anni trascorsi in trincea e che lo segnerà negli affetti e nei ricordi, lasciandone traccia anche nei suoi scritti.

La prima esperienza universitaria, come docente, di Tolkien fu a Leeds dove ottenne la cattedra di Lettere. Inizia qui la sua carriera come autore accademico. Nel 1925, ottiene la sua prima cattedra ad Oxford, dove rimarrà per il resta della sua vita.

Da sempre grande amante delle lingue, si avvicina al movimento esperantista, tanto da diventarne membro onorario nel '32. A documentare questa esperienza, sino ad oggi, era stata rinvenuta solo una lettera dell'autore, ma Cilli ha ritrovato un documento dell'epoca, firmato da 12 professori universitari che vede comparire tra i nomi quello dello stesso Tolkien, a testimonianza di un interesse reale dell'autore per la lingua di Zamenhof.

Il blocco degli Anni '30 è fondamentale per Tolkien: nasce The Hobbit. La storia era stata scritta per puro diletto, soprattutto dei figli. Una sua studentessa lo propose ad un editore che lo fa pubblicare nel '37. Nel '38 esce negli USA e da qui il successo è inarrestabile.

In seguito, pubblica Il cacciatore di Draghi, Tom Bombadil, Alberi e Foglia e Smith of Wootton Major.

Nel '54 esce il Signore degli Anelli. I lettori, a detta dell'editore, volevano sapere di più sugli hobbit; per Tolkien, che aveva sempre individuato come protagonista assoluto dei suoi scritto il linguaggio, gli hobbit non avevano la rilevanza che si aspettava il pubblico, ma cominciò comunque a scrivere una nuova storia.

Cercando un collegamento con lo Hobbit, lo trova nell'Anello che assume un ruolo essenziale proprio a partire da The Lord of the Ring. Nel '54, cambia la versione del V capitolo de Lo Hobbit e scrive che la versione che aveva precedente scritto altro non era che la bugia raccontata da Bilbo a Gandalf per nascondere l'anello, prima che si scoprisse la verità. Così nasce il Signore degli Anelli.

I tre aspetti di Tolkien, uomo, professore e narratore, dunque, da Lo Hobbit al Signore degli Anelli, si fondono nei suoi scritti tanto da poter affermare, secondo Cilli, che Tolkien non distinguesse la sua professione di docente universitario dal suo "hobby".

Oronzo Cilli, inoltre, sta curando un libro sulla storia editoriale italiana di Tolkien.

Inizialmente l'autore è conosciuto nel nostro paese solo come accademico, infatti il Signore degli Anelli venne ripetutamente scartato da Mondadori che, fino al '62, lo ritennero "troppo nordico" per il pubblico italiano.

Nel '67, l'Astrolabio, casa editrice romana, curata da Obaldini, lo pubblica, ma solo il primo volume come prova. I lettori italiani però non lo comprano e Obaldini venderà del libro solo 300 copie.

Negli anni '60, una nuova casa editrice, Rusconi, decide di pubblicare tutti gli autori che non hanno avuto successo in Italia, tra cui Tolkien. Il libro riscuote finalmente il successo sperato, cominciando la sua ascesa inarrestabile.

Grande emozione, a fine serata per i cimeli che Cilli ha mostrato al pubblico, provenienti dalla sua immensa collezione privata, ma soprattutto per le copertine originali di Piero Crida, il più grande illustratore tolkieniano italiano. Cilli ha inoltre anticipato al pubblico di Liberrima il progetto di creare una mostra itinerante con tutte le opere del maestro Crida che, magari, potrebbe anche toccare la città di Lecce.

Una serata indimenticabile, insomma, con un successo di pubblico inaspettato, hanno dichiarato gli stessi organizzatori del neonato gruppo La Contea del Fantasy, soddisfatti di aver portato una fetta della propria passione ad un uditorio così vasto e pronti a partire con tantissime altre iniziative.

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