Pagine di vita: due scrittrici si raccontano alla Feltrinelli
Doppio appuntamento con le scrittrici Agata Florio e Dianora Tinti che presenteranno i libri “Quell’agosto del ‘59 - Dove tutto ha inizio” (edizioni Effigi) e “Vite Sbeccate” (Pegasus Edition) venerdì 6 settembre alla libreria Feltrinelli di Lecce (ore 19, via Templari 7) e il giorno successivo, 7 settembre presso Oro Nero Caffè a Tuglie (ore 19).
I due testi, seppure diversi per genere, sia sotto il profilo culturale che letterario sono imprescindibilmente legati da più comuni denominatori, uno in modo particolare: le Donne.
Le protagoniste dei due romanzi, si raccontano e prendendoci per mano ci accompagnano attraverso le loro “Pagine di Vita”, nei loro dolci e a volte amari ricordi, fino a sfiorare i punti più sensibili in un sottile invito alla riflessione sulle tematiche dell'esistenza. La narrazione affiora spontanea, per fatalità o per coincidenza: in un giorno qualunque la routine quotidiana viene interrotta da flashback e rewind, ritornano memorie, nostalgie di luoghi e persone care e tutto si mescola, si alterna, tra un salto nel passato e un ritorno al presente.
Due storie di sentimenti e risentimenti, di violenze subite e spesso taciute, di amori e di abbandoni, di incertezze e consapevolezze, ingenuità e purezza: due donne resilienti che, nonostante le loro vite “sbeccate”, riusciranno ad andare avanti riscoprendo se stesse.
Agata Florio è nata a Catania il 23 Febbraio 1959, a soli sei mesi dalla nascita viene abbandonata in ospedale dalla sua mamma di pancia, motivo per il quale viene affidata a un Istituto di Suore, lì, al suo interno una mamma “di cuore” si occupa di lei, amandola e crescendola con amore e dedizione fino all’età di nove anni. A seguito di vicissitudini familiari, (la morte del padre emigrante) viene trasferita dal tribunale dei Minori di Catania a Roma e, dopo un secondo rifiuto da parte della madre naturale, il Tribunale dei Minori di Roma decide di collocarla in una Casa Famiglia, dove frequenta le scuole dell’obbligo e in seguito introdotta nel mondo del lavoro.
Seppure giovanissima sente forte l’esigenza di stabilità concrete, di una sua identità: la fragilità e l’insicurezza cedono presto il posto alla consapevolezza, pur non dimenticando la sua provenienza, mantiene saldi i valori acquisiti dalla sua mamma di cuore, alla quale è rivolta l’immensa sua gratitudine. L’amore bussa alla porta del suo cuore e finalmente il coronamento del suo sogno si realizza attraverso la nascita di due meravigliose figlie che oggi l'anno anche resa nonna di due nipotini.
La vita le riserva altre sorprese mettendola ancora una volta a dura prova, a cinquant’anni, tra conflitti interiori, conflittualità esteriori e tutto il mondo contro sceglie di cambiare rotta, raccoglie le sue forze e ricomincia daccapo trasferendosi a Grosseto dove vive da dieci anni con il suo compagno. Attualmente collaboratrice per la comunicazione e promoter di eventi culturali, è impegnata nel sociale e nel volontariato.
Il suo secondo libro “Aspettando Te” - Rimettersi in gioco - è un’auto-pubblicazione che, dalla prima presentazione a Tuglie nel novembre 2018 ad oggi vanta una vendita di oltre 500 copie ed è attualmente in ristampa.
Una nuova consapevolezza e il nuovo senso di sé ritrovato, le coincidenze, le fatalità, se così possono definirsi, l’hanno portata quasi in modo involontario a lenire il suo cuore invaso, ma colmo di forza e di speranza a raccontare e, a raccontarsi (mettendosi coraggiosamente a nudo, oltre gli inevitabili giudizi e i pregiudizi) attraverso questa sua prima esperienza autobiografica: “Quell’Agosto del ‘59” - Dove tutto ha inizio - Edito da Effigi. Agata Florio è anche tra i soci fondatori e membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione Culturale “Letteratura e dintorni” di Dianora Tinti.
Dianora Tinti, scrittrice, blogger e critica letteraria di Grosseto con il romanzo “Vite sbeccate” (Pegasus Edition) si è aggiudicata il Premio del territorio per la Letteratura, assegnato nell'ambito del prestigioso Premio internazionale Capalbio, edizione 2019.
«Un romanzo introspettivo – si legge nelle motivazioni – che descrive con passione anche la vita a Monte Argentario, un territorio e un ambiente assolutamente da difendere».
La targa è stata consegnata alla scrittrice sabato 31 agosto, in piazza Magenta, nella serata conclusiva presentata dalla conduttrice televisiva Eleonora Daniele. E che ha visto sul palco nomi di grande prestigio tra i quali Giovanni Grasso, Ferruccio De Bortoli, Alberto Asor Rosa, Linda Lanzillotta, Benedetta Cibrario, seconda classificata al premio Strega 2019. A dodici anni dal romanzo di esordio “Il pizzo dell'Aspide” e a sette dalla pubblicazione di “Storia di un manoscritto”, l'ultima fatica della scrittrice grossetana torna sul tema sul tema dell'amore, quello che brucia e divora, quello non espresso e non vissuto, quello che appaga ma senza passione, quello malato, quello familiare, quello che lascia traccie e cicatrici incurabili, tanto da rompere le vite come un coccio, lasciandole per sempre “sbeccate”. «Scrivere questa storia è stato faticoso, ma l'intreccio si è snodato da solo, naturalmente – aggiunge la scrittrice -. Del resto chi di noi non ha provato il dolore, non ha vissuto, in momenti particolari, una tempesta di desideri, sogni e sentimenti? E chi non ha conservato nel proprio cuore il ricordo e l'emozione di un breve incontro, intenso e sconvolgente con qualcuno che ha solo sfiorato la sua vita. Può essere un tema visto e rivisto quello dell'amore, ma si continua a sentire il bisogno di leggerlo, di immedesimarsi nelle storie degli altri, finanche di riconoscersi. Il senso del romanzo vuole essere questo: l'amore è in grado di provocare gradi dolori, così come di guarire le “sbeccature” presentandosi in altre forme. Forse per questo è piaciuto, a parte il legame con questo territorio in cui è in parte ambientato», conclude.
Oltre al premio Capalbio 2019, Dianora Tinti ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il “Golden Woman 2016”, a San Marino, il Premio “Comunicare l’Europa” della Biblioteca della Camera dei deputati, nel 2018, il Premio Internazionale Spoleto Art Festival e Letteratura.